Lotta al cancro, l’ospedale di Aosta ha la sua Pet

E' stato inaugurato oggi all'Ospedale regionale Parini di Aosta, l’innovativo strumento diagnostico che permette di studiare, in maniera non invasiva, i processi metabolici e le alterazioni che si verificano in varie situazioni patologiche nell’organismo.
Società

I valdostani non dovranno più rivolgersi al Centro di Candiolo per effettuare la Pet, la tomografia ad emissione di positroni. E’ stata infatti inaugurato oggi all’Ospedale regionale Parini di Aosta, l’innovativo strumento diagnostico che permette di studiare, in maniera non invasiva, i processi metabolici e le alterazioni che si verificano in varie situazioni patologiche nell’organismo. La macchina, costata circa 2 milioni di euro, viene utilizzata soprattutto in campo oncologico per la  diagnosi precoce e nella caratterizzazione biologica delle neoplasie, nella stadiazione, nel monitoraggio della terapia, nella diagnosi di ripresa di malattia e nella ristadiazione.

“Con questo macchinario – ha sottolineato la Dott.ssa Riccardi – il reparto di medicina nucleare di Aosta diventa uno dei più belli d’Italia”. Per eseguire questo esame viene iniettato nella vena del paziente lo zucchero radioattivo (Fluorodesossiglucosio – 18F-FDG) e, attraverso un computer, vengono elaborati i segnali provenienti da una macchina che rileva la distribuzione delle cellule che emettono positroni in risposta alla presenza dello zucchero radioattivo. Da tariffario la visita costa 1.250 euro.

“Questo macchinario va a chiudere l’impegno che come amministrazione ci eravamo presi circa due anni fa – ha sottolineato l’Assessore regionale alla Sanità, Lanièce – un impegno economico importante, che è bene ricordare, perché con i tagli imposti alla sanità, saranno ancora pochi i momenti dove si potranno proporre tecnologie cosi importanti.”

La Pet sarà per il momento disponibile solo per i pazienti valdostani ma per il futuro, come spiegato dalle autorità, si guarda al turismo sanitario dalle vicine regioni.
 

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