La presenza del lupo in Valle d’Aosta è una questione annosa che sembra ancora difficile da risolvere. Negli ultimi tempi si assiste sempre più ad un loro avvicinamento ai centri urbani, motivo per cui il Comune di Gignod, con un post su Facebook che “non vuole creare allarmismo, ma semplicemente informare, affinché tutti prendiamo atto della nostra realtà”, ha voluto diffondere alcuni accorgimenti per favorire la convivenza con gli uomini e con gli animali, in particolari quelli domestici.
Nel comune della Coumba Freida sono cresciuti gli avvistamenti di lupi sia durante il giorno che durante la notte: nei prati tra Cré e Les Maisonnettes, al bivio tra Allein e Gignod, lungo il Ru Neuf. “Nulla di sorprendente”, scrive la sindaca Gabriella Farcoz. “Appresa la notizia, chiesto informazioni presso gli uffici dell’Assessorato regionale competente, questi ultimi rassicurano, dicendo che non vi è nessun pericolo per l’uomo, ma è importante rispettare alcune buone norme per favorire la pacifica convivenza”. Con animali quali caprioli e cinghiali che si avvicinano ai centri abitati in cerca di cibo, lo stesso succede con i lupi, che si mettono sulle loro tracce.
Per evitare una “recidiva” degli avvicinamenti di lupi, occorre che questi non trovino facili fonti di sostentamento, come immondizia o cibo per le colonie feline: “è necessario in primo luogo non lasciare cibo a loro disposizione , né di altri animali selvatici, come le volpi, assicurandosi che il pattume non sia abbandonato lungo la strada ma posto in bidoni a prova di animali selvatici e nel caso di colonie feline cercare, se possibile, di fornire il cibo durante la mattina e ritirarlo la sera”. Per la sicurezza di animali domestici come cani e gatti, è bene che questi rimangano al chiuso o in zone recintate e, in caso di avvistamenti, tenerli al guinzaglio e ad una distanza di 100 metri.
“La diffusione sempre maggiore di spazi residenziali ed infrastrutture, insieme alla naturale ri-espansione di alcune specie, creerà in futuro sempre maggiori occasioni di incontro. Vi è tanta preoccupazione per le greggi di pecore, per le capre, per i vitelli al pascolo”, scrive ancora il Comune di Gignod. Che poi lancia alcune proposte di soluzione: “Pare che a Trento sia partito un progetto che permette la convivenza tra greggi e lupi grazie all’impiego di cani da guardia che sono in grado di svolgere perfettamente il loro lavoro e che rappresentano un valore importantissimo, non solo a livello affettivo, per tutti gli allevatori: forse dobbiamo partire da questo esempio per vivere insieme in armonia dato che i lupi sono animali protetti? Potrebbe essere sufficiente il cane da guardia?”.