È attiva dalla mattinata di oggi, lunedì 17 aprile, la nuova piattaforma digitale per richiedere il Bonus trasporti 2023. Il contributo sino a 60 euro potrà essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti mensili, plurimensili oppure annuali per mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia. Il beneficio sarà fruibile da studenti, lavoratori, pensionati e cittadini che nel 2022 non abbiano superato i 20 mila euro di reddito.
Il Bonus trasporti
La domanda per il Bonus trasporti 2023 può essere presentata per se stessi o per un minore del quale si ha la potestà o la rappresentanza all’indirizzo bonustrasporti.lavoro.gov.it, accessibile tramite Spid o carta di identità elettronica. Ogni utente ha a disposizione entro il 31 dicembre un rimborso al mese, con l’esclusione di biglietti per servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino. È anche possibile fare richiesta telematica dell’agevolazione e acquistare l’abbonamento fisicamente in biglietteria in un secondo momento mostrando il codice ricevuto al termine della procedura.
I trasporti in Italia
Nel 2022 i bambini e gli studenti sino a 34 anni che utilizzano i mezzi di trasporto sono circa 7 milioni, di cui 651 mila fruiscono del treno, 1 milione del tram e 1,3 milioni dell’autobus. Se circa 6 milioni di ragazzi conferma di impiegare meno di un quarto d’ora per i propri spostamenti, più di un milione compie invece tragitti giornalieri superiori alla mezz’ora di tempo.
Sul versante lavorativo, gli occupati di età superiore ai 15 anni che si recano al proprio posto di lavoro servendosi dei mezzi pubblici sono 19,3 milioni, mentre soltanto 2,6 milioni sceglie la mobilità pedonale. Tra le modalità di trasporto maggiormente diffuse figurano sicuramente le auto, opzionate da ben 16 milioni di italiani e fruite con più frequenza rispetto a motocicli (696 mila) e biciclette (727 mila); abbastanza gettonati anche treni (611 mila), tram (863 mila), metropolitana (561 mila) e pullman (circa 400 mila). Le tempistiche variano dai meno di 15 minuti dichiarati da circa 7,7 milioni di soggetti ai più di 30 minuti ammessi al contrario da circa 3,3 milioni di soggetti.
I trasporti in Valle d’Aosta
La regione conta nel 2022 circa 16 mila viaggiatori in età scolare, contro i soli 6 mila utenti che possono permettersi di spostarsi a piedi. Accanto alle circa mille persone che propendono per il treno e alle 3 mila persone che gli preferiscono il bus, 9 mila optano giornalmente per l’auto siano essi conducenti (1.000) oppure passeggeri (8 mila). I viaggi di 6 mila soggetti hanno una durata inferiore ai 15 minuti, ma quelli di 11 mila hanno una durata superiore ai 30 minuti.
Quanto ai lavoratori valdostani, circa 44 mila sceglie di spostarsi utilizzando i mezzi pubblici mentre soltanto 10 mila lo fa a piedi e 2 mila in bicicletta. Mille persone si servono quotidianamente del treno, mentre il pullman è preferito dal doppio di utenti; 7 mila impiegati, in aggiunta, propende per l’utilizzo dell’auto, tra cui 4 mila guidando e 3 mila da passeggero. Soltanto 6 mila professionisti necessita di più di mezz’ora per raggiungere la propria sede, ma 25 mila riesce a impiegare soltanto meno di un quarto d’ora.