“Voglio prendere come esempio il mio predecessore, monsignor Ovidio Lari, che quando divenne vescovo emerito si comportò nel modo seguente: "Ogni giorno non passano due ore senza che io pensi a voi e alla Valle, e preghi". Voi sarete sempre, finché ho vita, l’oggetto privilegiato della mia affettuosa preghiera“. Con queste parole mons. Giuseppe Anfossi si è congedato dalla diocesi che ha guidato per 16 anni. In una cattedrale gremita, il Vescovo ha voluto salutare la comunità cristiana valdostana prima di ritirarsi nella sua città natale, Torino, proprio nella festa dell’Immacolata concezione celebrata l’8 dicembre.
“Una parola ancora si impone ora – ha proseguito Anfossi al termine della sua omelia – è soprattutto un augurio sincero, affettuoso e di molta amicizia per Sua Eccellenza o come si dice in Valle per il Signor Vescovo Monsieur l’Évêque, Franco Lovignana. Sono personalmente convinto della bontà della scelta fatta da Papa Bendetto XVI per la nostra diocesi. Forse non è facile fare il Vescovo nella propria diocesi, ma tutti i fedeli laici e con loro i sacerdoti, i diaconi i religiosi e le religiose promettono comprensione e leale collaborazione.
Una seconda parola mi si impone ed è la riconoscenza, come ho già detto nel corso della celebrazione al Signore della storia per la bella avventura che mi è toccata fare il vescovo in questa magnifica terra al servizio delle ugualmente magnifiche persone che la abitano“.
Domenica 18 dicembre avrà luogo la solenne cerimonia per l’ordinazione di Franco Lovignana quale nuovo vescovo della diocesi di Aosta.
