Pinson, Furie e Diable le prime reines della ripartenza delle Batailles

A Brissogne quasi sette ore di combats: nelle finali disputate sotto la pioggia conquistano i bosquets le bovine di Jadir Vallet, Massimiliano Garin e Massimiliano Glarey
Dominio assoluto per Furie di Massimiliano Garin nel concorso del secondo peso
Società

C’era tanta voglia di esserci: già a metà mattinata i prati che attorniano la zona delle carceri di Brissogne pullulavano di gente. Il mondo delle reines si è rimesso in moto dopo quattro mesi di nulla e di paura: lo ha fatto per la prima eliminatoria autunnale che ha visto un pubblico numeroso (almeno 1.500 persone presenti), situazioni climatiche inverosimili (sole per gran parte del pomeriggio, semifinale e finali bagnate) ed entusiasmo alle stelle.

Gli allevatori avevano risposto presente in un sondaggio terminato domenica scorsa: oggi, 21 settembre, si sono presentati con 144 bovine agguerrite e che hanno combattuto per quasi sette ore.

I “suiveurs” delle reines, zuppi ma felici, applaudono e sorridono dopo tanta incertezza. Tra gli addetti ai lavori la soddisfazione di aver ripreso un cammino che si era interrotto bruscamente per colpa dell’ennesimo virus, ma pure la consapevolezza che la qualità delle reines vista oggi (e che verosimilmente sarà replicata nelle prossime 4 eliminatorie) permetterà in un certo senso di recuperare il tempo perduto.

Seconda categoria, Furie fa la differenza

Dominio assoluto per Furie di Massimiliano Garin nel concorso del secondo peso
Dominio assoluto per Furie di Massimiliano Garin nel concorso del secondo peso

Tante bovine, tanta qualità, tante ore di combats. A un certo punto, per il protrarsi di alcuni scontri, la giuria ha deciso di avanzare con gli altri concorsi e alla fine – sotto la pioggia – semifinali e finali si sono sovrapposte.

Dettagli. Chi doveva emergere è venuto fuori, anche perché la sensazione è che oggi a Brissogne siano state portate in campo tante bovine che avrebbero dovuto combattere in estate. Una di queste è Furie di Massimiliano Garin, la regina di secondo peso, che sulla carta avrebbe dovuto essere presentata a Valgrisenche a inizio settembre: due settimane di ritardo non ne hanno deteriorato la forma, davvero eccellente. Ha vinto per distacco, la nipote d’arte: la nonna, Turin, era stata reina al Pont Suaz nel lontano 2018. La finale contro Campiglia, altra new entry, è stata interessante: per l’azienda Verney, proprietaria della seconda classificata, si tratta della quarta qualificazione stagionale. Nuova anche una delle terze, Reinetta di Dario Bétemps, mentre invece Cucciola di Alfreda Tillier – sconfitta in semifinale da Campiglia – si era qualificata già un anno fa a Gressan ed era stata la più combattiva della Regionale nel secondo peso.

Prima categoria per Paison di Jadir Vallet

Pinson di Jadir Vallet, vincitrice in prima categoria
Pinson di Jadir Vallet, vincitrice in prima categoria

Paison di Jadir Vallet è invece la regina di prima categoria, e molta gente era pronta a scommetterci. Eppure è la sua prima qualificazione, forse arrivata più tardi del previsto: era stata bravissima nella primavera del 2024 a Saint-Marcel, in autunno avrebbe dovuto essere ripresentata ma un aborto l’aveva costretta ai box.

Oggi si è presa il bosquet, con gli interessi: non è da tutti battere Belva di Didier Millesi, una bovina che pure i non appassionati hanno imparato a conoscere. L’anno scorso alla Regionale aveva tritato fior fior di teste di serie, finendo quinta tra gli applausi della Croix-Noire: la sconfitta in finale a Brissogne non intacca la sua nomea, anche perché la grinta è sempre la stessa. In terza posizione Villaine di Davide Grimod – alla sua prima qualificazione – e Riban del prossimo sindaco di Saint-Marcel Gianni Champion: lei, Riban, si era già qualificata per la Croix-Noire nel 2021 a Cogne, con Michel Charbonnier. Ed qualche settimana dopo era stata quinta alla Regionale: l’età avanza, ma sarà da tenere d’occhio.

Terza categoria ancora a Cogne

Diable de La Ferme du Grand Paradis di Massimiliano Glarey ha conquistato il titolo della categoria dei pesi leggeri
Diable de La Ferme du Grand Paradis di Massimiliano Glarey ha conquistato il titolo della categoria dei pesi leggeri

In seconda vince Massimiliano Garin, in terza Diable di Massimiliano Glarey. Entrambi di Cogne, cognome simile: un incubo per chi scrive (in fretta) il report di una giornata di combats lunga e faticosa.

Per fortuna Diable è – tecnicamente – de La Ferme du Grand Paradis, così l’errore linguistico è bypassato: la nuova regina di Brissogne migliora il suo secondo posto di un anno fa sui prati di Sant’Orso, e per quanto concerne la Regionale vedere le informazioni riportate qui sopra per Riban: alla Croix-Noire Diable ha già fatto bene, sarà da attenzionare per domenica 26 ottobre.

Al secondo posto Pinson di Jerome Saccani, alla prima qualificazione così come Tiky di Philippe Perron: l’altra terza è Nairobi dei fratelli Cunéaz, reina convincente nella primavera del 2024 a Gignod e poi impossibilitata a difendere il suo titolo di concorso alla Croix-Noire.

Domenica prossima, 28 settembre, appuntamento alle 12.30 a Brusson (zona pista di fondo, località Trois Villages) per la seconda eliminatoria autunnale.

L’estate difficile della famiglia Bonin

Rosanna Curtaz attorniata dai suoi nipoti
Rosanna Curtaz attorniata dai suoi nipoti

Il combat della ripartenza di Brissogne si è disputato nell’ultima domenica d’estate. Per le batailles è tecnicamente autunno da un pezzo, ma il calendario non mente: la bella stagione sta per finire, ma ufficialmente non se ne è ancora andata.

Quel che è certo è che non sarà rimpianta dal mondo delle batailles. Un’estate da buttare, vissuta con la paura di un virus e con l’angoscia che i vaccini non arrivassero in tempo e che il lavoro di una vita andasse perduto.

E’ stata un’estate difficile soprattutto per Roberto Bonin: oltre alle difficoltà legate alla situazione zootecnica, il Presidente delle batailles ha dovuto affrontare la scomparsa della mamma Rosanna Curtaz, venuta a mancare all’età di 77 anni il 12 luglio scorso. Al funerale erano presenti allevatori di tutta la Valle, ma anche di Savoie e Valais, a testimoniare ancora una volta come l’ambiente rurale sappia trovare più di altri gesti e parole di conforto quando è necessario.

Rosanna Curtaz era nata nella notte del Natale del 1947, di soli sette mesi. Una vita iniziata in salita, che avrebbe riservato altri dispiaceri: la scomparsa della mamma a soli tre anni, poi quella del papà alla vigilia dell’adolescenza. Elementi che avrebbero giustificato una certa allergia al buonumore e all’amore per la vita, ma così non è stato: in realtà Naneun – questo il suo soprannome – è stata fin da subito una persona con un cuore grande così. Si sposò nel febbraio del 1970 con Gildo Bonin, con lui costruì una famiglia che si è ingrandita (così come l’azienda agricola) nel corso delle generazioni: prima i figli Roberto, Tiziana e Sandro, in tempi più recenti i nipoti Gilles, Sophie, Mathias, Camilla, Hervé e Amélie. Che compaiono nelle fotografie che ricordano i tanti successi della famiglia Bonin nel mondo dei combats, scatti che si inseguono di anno in anno e sono sempre testimoni della crescita degli uni e dell’invecchiamento degli altri. Foto che raccontano il tempo che passa.

Rosanna c’è di rado, in quelle immagini che tappezzano la casa dei Bonin: con tutta probabilità, il vero successo per lei era vedere la soddisfazione negli occhi dei figli, del marito, poi dei nipoti. Amava lo sport, e allora la similitudine non è troppo fuori luogo. Era la regista silenziosa e attenta della sua famiglia: collante, guida, insegnante o pacere, sempre secondo i bisogni del momento. E sempre con il sorriso.

LE QUALIFICATE

PRIMA CATEGORIA (39)

  1. Paison di Jadir Vallet di Nus (670 chili)
  2. Belva di Didier Millesi di Perloz (675 chili)
  3. Villaine di Davide Grimod di Aosta (631 chili)
  4. Riban di Gianni Champion di Saint-Marcel (698 chili)

SECONDA CATEGORIA (61)

  1. Furie di Massimiliano Garin di Cogne (597 chili)
  2. Campiglia dell’azienda agricola Verney di Gressan (581 chili)
  3. Reinetta di Dario Bétemps di Saint-Christophe (588 chili)
  4. Cucciola di Alfreda Tillier di Gressan (593 chili)

TERZA CATEGORIA (44)

  1. Diable de La Ferme di Grand Paradis di Cogne (535 chili)
  2. Pinson di Jerome Saccani di Saint-Christophe (540 chili)
  3. Nairobi dei fratelli Cunéaz di Valpelline (545 chili)
  4. Tiky di Philippe Perron di Valtournenche (539 chili)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte