Una community online in cui raccogliere e scambiarsi informazioni e conoscere le opportunità di stage e di lavoro, ma anche alcuni bandi che metteranno a disposizione borse di studio e assegni di ricerca o di viaggio per i giovani valdostani che hanno deciso di studiare o iniziato a lavorare nell’ambito sanitario, sociale o socio-assistenziale.
Il progetto, innovativo e allo stesso tempo ambizioso, si chiama Welfare J Lab ed è stato presentato questa mattina dai vertici dell’Assessorato alla Sanità, Salute e Politiche sociali e dall’Azienda Usl della Vda.
“La nostra idea è quella di creare un ponte tra i giovani che si formano, gli adulti, il mondo del lavoro e il sistema sanitario e socio-assistenziale in Valle d’Aosta” ha spiegato l’Assessore Luigi Bertschy. “Perché è importante, da una parte, dare loro un messaggio di cittadinanza e la possibilità di offrire il loro contributo per costruire il Welfare del futuro e, dall’altra, l’opportunità di conoscere le realtà in cui magari andranno a lavorare”.
L’investimento è importante e guarda al futuro nel prossimo quinquennio sono stati stanziati più di 1 milione di euro per la formazione specialistica dei giovani studenti delle discipline sanitarie. “Le risorse importanti e coprono posti che sono il doppio di quelli precedenti” sottolinea ancora Bertschy. A questi si aggiungeranno investimenti per permettere ai giovani di fare esperienze di stage, di tirocinio o di promuovere progetti tematici.
“L’Azienda ha sposato il progetto perché abbiamo bisogno dei giovani per due motivi: il ricambio generazionale che investirà l’Azienda Usl nei prossimi 10 anni e lo stimolo che ci può venire da persone giovani che possono aiutarci a trovare nuove vie” ha sottolineato invece Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario dell’Usl.
Il progetto che parla ai giovani e che chiede un loro coinvolgimento attivo non può prescindere dalle nuove tecnologie: da lì la decisione di aprire www.jlabvda.it una vera e propria community online pensata per chi, over 30, ha scelto un percorso di studio o muove i primi passi sul fronte lavorativo in campo sanitario, sociale o socio-assistenziale.
“E’ una piattaforma che veicolerà notizie glocal interessanti per il target che abbiamo scelto – ha spiegato Gianni Nuti, responsabile del Dipartimento Politiche sociali – ma soprattutto è un format che ci siamo inventati e che potrà essere replicato in altri contesti dell’amministrazione”.