Nei due anni scolastici segnati dalla pandemia, dalle presenze “a singhiozzo” e dalla didattica a distanza, l’attesa per i risultati delle prove Invalsi – l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione – si è sentita come un esame nell’esame.
La verifica di una scuola che ha dovuto fare i conti con un mondo cambiato radicalmente e all’improvviso.
Se le cronache nazionali parlano di un vero e proprio disastro – il Corriere della Sera titolava, giusto ieri, come alla Maturità ci fossero competenze da terza media –, di “danni gravi dalla Dad”, o da uno studente su due che chiude le scuole impreparato, la Valle d’Aosta assorbe invece il colpo.
I risultati della terza media
I risultati della prova di Italiano per la terza media vedono un calo generalizzato in tutto il Paese, con la solo la Provincia Autonoma di Trento sopra la media del 2018, mentre la quota di studenti che non raggiunge il livello minimo passa dal 34% del 2018 al 39% del 2021.
Qui – il report segnala che permangono grosse differenze tra le aree territoriali italiane, accentuate dalla pandemia – la Valle d’Aosta si piazza in linea con la media nazionale 2018 assieme a Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.
Posizione intermedia per la nostra regione che si rispecchia anche per quanto riguarda la prova di matematica, che vede i risultati nazionali piuttosto bassi: in Italia il 45% degli studenti del grado 8 non raggiunge il livello di accettabilità. Nel 2018 erano il 40% e nel 2019 erano il 39%.
I problemi delle quinte superiori
In Italia il 44% degli studenti del grado 13 – ovvero la quinta superiore – non ha raggiunto il livello di accettabilità in Italiano. Nel 2019 erano il 35%.
Anche qui, però, la Valle resta invece in linea con la media nazionale 2019 assieme a Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Molise.
Sopra la media, invece, la sola Provincia di Trento.
Il “precipizio” arriva invece con la Matematica. Se nel 2019 il 42% degli studenti italiani “maturandi” non raggiungeva il livello di accettabilità, nel 2021 il dato sale al 51%.
Anche qui, la Valle resta nella media 2019.
Si riduce la dispersione scolastica in regione
Se i risultati delle prove degli studenti valdostani non peggiorano le performance di due anni fa, a migliorare è invece il dato sulla dispersione scolastica implicita, che a livello nazionale cresce di 2,5 punti percentuali
Le differenze territoriali sono enormi – il Nord segna il 2,6% di dispersione, mentre il Centro l’8,8% ed il Mezzogiorno il 14,8% –, e sono poche le regioni italiane in cui il fenomeno si sta riducendo, tra le quali la Valle d’Aosta in primis, seguita da Piemonte, Provincia di Trento, Friuli, Molise e Basilicata.