Riorganizzazione Ospedale, i sindacati dei medici: “Serve concertazione con i dirigenti”

In una nota i sindacati della dirigenza medica e veterinaria (Anaao Assomedi, Anpo, Aaroi, Cimo, Cgil medici, Snr, Fesmed, Fvm, Simet, Smi, Snabi-Anaao) intervengono sulla razionalizzazione delle strutture che l'Usl dovrà attuare entro fine anno.
L'ospedale regionale Umberto Parini
Società

"Se una riorganizzazione deve essere fatta nell’ambito del Servizio sanitario regionale, questa non può prescindere dalla collaborazione tra la Direzione strategica aziendale e i Dirigenti Medici che in primis operano all’interno delle strutture e meglio di chiunque altro conoscono le problematiche sanitarie". A dirlo sono in una nota i sindacati della dirigenza medica e veterinaria (Anaao Assomedi, Anpo, Aaroi, Cimo, Cgil medici, Snr, Fesmed, Fvm, Simet, Smi, Snabi-Anaao). 

Le indicazioni che arrivano dal nazionale parlano di una struttura complessa ospedaliera ogni 17,5 posti letto pubblici; una struttura complessa non ospedaliera ogni 9.158 residenti, e una struttura semplice ogni 1,31 struttura complessa.  Parametri che se dovessero essere applicati alla lettera porterebbero le attuali 52 strutture complesse (di cui 29 ospedaliere e 23 non ospedaliere, in cui sono ricomprese l’area della direzione strategica, l’area tecnico- amministrativa, l’area prevenzione e l’area territoriale) a 38 (25 ospedaliere e 13 non) e le 44 strutture semplici (di cui 34 ospedaliere e 10 non ospedaliere) a 29 (19 ospedaliere e 10 non ospedaliere).

"La riorganizzazione  – continua la nota –  deve essere attuata tenendo conto di parametri oggettivi finalizzati a ottimizzare spazi e risorse professionali disponibili. L’ipotizzato taglio delle strutture complesse e semplici non sempre comporta un concreto risparmio e talvolta può creare non pochi disservizi. Pertanto è bene un esame approfondito tra la Direzione Strategica e la Dirigenza Medica per trovare adeguate soluzioni".

 

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