Saint-Vincent, il Casinò pagherà l’Imu per il Billia:tra sanzioni e arretrati in arrivo 324mila euro

A risolvere la querelle tributaria è stata una perizia architettonica, secondo la quale l’edificio sarebbe soggetto al vincolo posto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali solo per il 65% della superficie: per il restante 35%, invece, l’Imu va pagato.
Gran Hotel Billia a Saint-Vincent
Società

Il Grand Hôtel Billia non è un edificio "storico al 100%" e per questo motivo il proprietario, cioè il Casinò di Saint-Vincent, deve pagare l’Imu al Comune, con gli arretrati, per il periodo che intercorre tra il 2009 e il 2014.

E’ stato proprio il Comune di Saint-Vincent a sollevare la questione, a luglio 2015, comunicando al Casinò – convinto di avere diritto all’esenzione totale – una diversa “lettura” della normativa. A risolvere la querelle tributaria è stata una perizia architettonica, secondo la quale l’edificio sarebbe soggetto al vincolo posto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali solo per il 65% della superficie: per il restante 35%, invece, l’Imu va pagato.

Da parte sua il Casinò, nella figura dell’amministratore unico Lorenzo Sommo, ha accettato l’accordo pur rimanendo convinto di essere nel giusto. «In totale aderenza rispetto all’interpretazione data dal provvedimento di vincolo gravante sulla struttura – ha spiegato Sommo in una lettere inviata al Comune a fine 2015 – ha sempre effettuato le deduzioni consentite dalla legge”. Insomma, il Casinò va incontro al Comune “pur ritenendo assolutamente corretta l’interpretazione e la deduzione così come sino ad ora effettuata” e solo per “risolvere in modo radicale la questione”.

In ogni caso, l’accordo è stato trovato e il Casinò dovrà versare quindi nelle casse del Comune, tra arretrati, sanzioni e interessi, una cifra che supera i 324mila euro (285.486€ di tasse, 23.790€ di sanzioni e 14.877€ di interessi). E poi, ovviamente, il Casinò regolarizzare la posizione del 2015 con la formula del ravvedimento operoso e continuare a pagare l’Imu anche in futuro (circa 50mila euro l’anno).

Soddisfatta l’amministrazione comunale, già in difficoltà per non aver rispettato il patto di stabilità nel 2014 e nel fa quadrare i conti per il 2015, che ha così preso atto della “definizione bonaria della vicenda tributaria con il Casinò de La Vallée Spa”, affidando al Segretario Comunale, il perfezionamento dell’iter contrattuale, assicurando “il relativo gettito alle casse comunali e curando che l’eventuale rateizzazione degli importi dovuti, non superi i dodici mesi”. 

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