Le sirene di tutti i presidi della Valle dei Vigili del fuoco hanno suonato alle 11 di oggi, venerdì 4 dicembre, per quindici secondi. Un “segno di vicinanza alla popolazione”, spiegano dal Comando del Corpo, per il periodo difficile cui l’emergenza Covid-19 sta confrontando anche la nostra regione. Un segno mandato nel mattino di Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco, con l’emergenza pandemica che ha influito anche sulle celebrazioni.
Niente cerimonia aperta agli invitati, con messa e discorsi delle autorità, nella palestra del Comando di corso Ivrea, ma il semplice schieramento di un picchetto di Vigili permanenti e volontari ai lati del Monumento ai caduti, nel piazzale della caserma, con le isituzioni rappresentate dal presidente Erik Lavevaz e all’assessore Davide Sapinet. Quindi, la posa di una corona di fiori, benedetta dal cappellano militare, in ricordo dei caduti in servizio, tra i quali il caposquadra dei volontari Rinaldo Challancin (che ha perso la vita il 3 ottobre scorso) ed Erik Mortara, deceduto il 2 luglio 2012, al quale è stato intitolato il comando.
Con l’occasione, sono stati diffusi i dati sulle attività del Corpo diretto dal comandante Salvatore Coriale nel 2020. Fino alla prima metà di novembre, la componente professionista ha effettuato 1.736 interventi. La maggior parte (628) è stata rappresentata da soccorsi e salvataggi (tipologia che include la ricerca di persone, la bonifica insetti e gli ascensori bloccati). Subito dopo, 604 interventi di varia natura, tra i quali le aperture porta. Gli incendi, con 220 missioni, sono il terzo tipo di missione che ha impegnato i Vigili del fuoco nell’anno che volge al termine e l’acqua (intesa come idrogeologia ed altri fenomeni connessi) il quarto (105 interventi).
Nello stesso periodo, l’Ufficio prevenzione incendi del Corpo ha esaminato 74 progetti per la valutazione del rischio ed evaso 691 pratiche per il rinnovo del relativo certificato. La scuola regionale antincendi ha tenuto 8.446 ore di formazione riservata ai professionisti. Principalmente, vale a dire 5.339, sono state dedicate ai collaboratori tecnici antincendi, seguite dalle 896 ore di aggiornamento professionale sulle tecniche di primo soccorso sanitario e dalle 640 ore sul soccorso su valanga.
L’impiego dei volontari (presieduti, a livello regionale, da Marco Grange) ha visto, nel 2020, 3.968 ore di esercitazioni in distaccamento e 528 interventi di soccorso. Quanto alle ragioni prevalenti di questi ultimi, in 125 casi si è trattato della bonifica di imenotteri, in 73 di allagamenti e frane e in 57 della rimozione di ingombri dalla sede stradale. Sugli incendi in edifici, il personale volontario è stato chiamato a prestare la sua opera per un totale di 43 volte.






