Non conosco l’ingegnere Di Girolamo, appena nominato Amministratore delegato della CVA, ma sono certo che si tratti di un professionista capace e persona di specchiata virtù.
Proprio per questo mi sento di chiedergli se non si senta sminuito, professionalmente ed umanamente, nel leggere su tutti i giornali di essere stato scelto per l’importante incarico in quanto “in quota Stella Alpina”.
Quanto mi piacerebbe leggere che è stato scelto per merito e non per lottizzazione.
Mario Vietti