La riforma della scuola secondaria, più conosciuta come “riforma Gelmini”, che prevedeva il riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali per alcune materie (quelle insegnate soltanto al triennio nei licei, ad esempio) entrerà a regime a partire dall’anno scolastico 2012/2013. In alcuni casi, questo passaggio sta creando delle situazioni particolarmente complesse, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle classi di concorso.
Dalla ridistribuzione dei posti al Liceo Scientifico "Maria Ida Viglino" di Pont-Saint-Martin, con la sua sezione staccata di Saint-Vincent e il Liceo Linguistico e delle Scienze Sociali “Lino Binel” di Verrès, all’ISIMAC (Istituzione scolastica di Istruzione musicale, artistica e classica), alle vecchie “magistrali” di Aosta, vale a dire l’Istituto Regina Maria Adelaide che oggi raggruppa il liceo Scientifico tecnologico e quello delle Scienze Sociali, e al Liceo Scientifico e Linguistico Bérard di Aosta (da quest’anno accorpati), è già scoppiato un caso.
In prima linea ci sono gli insegnanti di Storia e Filosofia (37/A), che in questi giorni hanno inviato una lettera ai sindacati e alla sovrintendenza agli studi, firmata da una dozzina di docenti di ruolo e non, chiedendo spiegazioni riguardo alle scelte fatte dall’Amministrazione regionale.
“Siamo molto sorpresi e seriamente preoccupati per la grave iniquità che sta per essere effettuata da parte della Sovrintendenza agli studi della Valle d’Aosta – spiegano i firmatari della lettera la quale rischia di portare alla mancata attuazione della riforma della scuola secondaria, per ciò che attiene l’applicazione dei piani di studio nella nostra regione. Tale preoccupazione non riguarda solo noi, ma anche docenti di altre classi di concorso, ad esempio 51/A, 52/A: vogliamo sottolineare la necessità di tutelare non solo posti di lavoro, ma la difficoltà per insegnanti con altre professionalità a svolgere tali programmi di studio”.
In particolare, con il passaggio del Liceo Linguistico di Aosta sotto lo Scientifico Bérard, l’amministrazione regionale avrebbe deciso di mantenere inalterata la classe di concorso (36/A Filosofia, psicologia e scienze dell’educazione) per gli insegnanti che sono stati “trasferiti”.
“Comprendiamo l’esigenza di tutelare gli insegnanti attualmente in servizio a tempo indeterminato, considerate le assunzioni operate negli ultimi anni sulla classe di concorso 36/A – continuano i docenti – ma vogliamo anche capire quali possano essere gli sviluppi futuri di questa situazione, che si pretende essere temporanea, ma che lascia profondamente perplessi. Per questo chiediamo, viste le recenti scelte di destinazione a trasferimento di posti a personale non in esubero sulla classe di concorso 36/A, che venga resa esplicita l’intenzione dell’Amministrazione in merito. La mancanza di regolamenti relativi al riordino della classi di concorso non può giustificare scelte arbitrarie dell’Amministrazione che, anche nei casi in cui non sia necessaria la tutela del personale di ruolo in soprannumero, rischia di comportare un effettivo cambiamento dell’offerta formativa”.
“Se il criterio adottato nelle operazioni di conferimento degli incarichi è quello della tutela del personale piuttosto che di una stretta osservanza dei piani di studio – concludono gli insegnanti – riteniamo che l’attribuzione alla mobilità dei posti sui licei Artistico e Musicale (comunque destinati per l’a.s. 2012/2013 alla classe di concorso 36/A) avrebbe invece dovuto compensare, mediante l’istituzione di posti sulla classe 37/A, la protezione messa in atto nei licei Linguistico e delle Scienze umane nei confronti del personale già in ruolo sulla 36/A, dando luogo ad un’equa distribuzione delle cattedre presso gli Istituti di istruzione secondaria superiore. Considerando dunque la gravità di tale situazione, i sottoscritti docenti chiedono all’Amministrazione regionale di rivedere l’attribuzione degli insegnamenti sopra citati subito e in sede di organico di diritto per l’a.s. 2013/2014”.