Dopo esser riusciti a garantire la gratuità del trasporto disabili per bambini e ragazzi, i genitori di Hervé, il bambino di 4 anni affetto da una malattia molto rara, hanno vinto un’altra importante battaglia.
Il piccolo potrà infatti tornare a scuola grazie all’assistenza infermieristica che il tribunale di Aosta ha ordinato all’Azienda Usl di garantirgli.
Il ricorso, presentato dal legale della famiglia, l’Avvocato Alessandra Fanizzi, è stato accolto venerdì.
“Hervé a scuola sorride, gli piace stare in mezzo agli altri bambini muoversi faticosamente con il suo girello negli spazi ampi dell’istituto scolastico e ci sembra giusto che lui possa frequentarla in tutta sicurezza” scrive il papà di Hervé sulla pagina Facebook dell’Associazione La Casa di Sabbia. La Onlus è nata nel 2017 per sostenere le famiglie con bambini disabili gravi per i quali il sistema socio-sanitario italiano non prevede soluzioni adeguate per garantire le migliori cure e assistenza a domicilio e preservare la vita.
Secondo quanto riporta il padre del bambino era stato nel febbraio scorso un dirigente dell’Azienda Usl a suggerire ai genitori di rivolgersi al giudice.
“Non sorrido di fronte all’ordinanza del giudice, la sensazione che provo è di amarezza – scrive ancora Patrick – Amarezza perché l’azienda Usl è stata condannata alle spese per una cifra più alta di quella che lei stessa ha detto sarebbe necessaria per assicurare la presenza di un infermiere libero-professionista a scuola tutti i giorni (ed Hervé al momento non ce la fa a frequentare tutti i giorni)".
Proprio i costi sarebbero alla base del diniego dell'Usl di fornire il servizio. "Lo sappiamo che permettere ai disabili di frequentare la scuola è costoso ma forse ci sono altre spese pubbliche che meriterebbero di essere definite costose, prima di dire questo".
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Non capisco perché debba essere l’usl a farsi carico delle spese per pagare un libero professionista.
Sarebbe stato più corretto che fosse condannato lo Stato a risarcire i genitori del ragazzo affinché potessero assumere loro un libero professionista.