Finisce sul tavolo dell'Autorità nazionale anticorruzione la gara per la valorizzazione e il restauro di Aosta Est. Il bando, che scadeva venerdì scorso, è stato sospeso per essere sottoposto a parere di precontenzioso dell’Anac, dopo le proteste degli ordini e dei collegi tecnici della Valle d’Aosta, che contestavano la procedura di affidamento adottata.
Secondo i professionisti valdostani in considerazione della strategicità delle opere la Regione avrebbe dovuto procedere con un concorso di progettazione. “Il nuovo codice degli appalti – spiega il Presidente dell’Ordine regionale degli architetti, Sergio Togni – prevede che sui lavori di particolare rilevanza storico-artistica si debba procedere per concorso perché questa procedura permette di scegliere l’opera e non il professionista ed è una maggiore garanzia di qualità”.
Oggetto di contestazione da parte degli ordini e dei collegi anche i contenuti del disciplinare di gara come la richiesta, “generica”, di produrre un film di 10 minuti che rende quindi “impossibile la valutazione e il giudizio da parte della commissione di gara” ma anche i requisiti di partecipazione “troppo stringenti”.
Il bando, uscito il 17 maggio, senza che ne fosse data comunicazione agli ordini – anche il Comune di Aosta è stato tenuto all’oscuro del bando – è stato prontamente contestato in una serie di incontri avuti con l’Amministrazione regionale. Gli ordini avevano chiesto il ritiro della gara e dopo aver ricevuto risposta negativa avevano annunciato l’intenzione di impugnarlo davanti al Tar. Solo a questo punto la Regione ha deciso per la sospensione e la via del precontenzioso di fronte all’Anac.
“L’amministrazione regionale – aggiunge Togni – ha accolto i nostri dubbi e speriamo ora che l’Anac li chiarisca. Stiamo parlando di cambiare una zona della città cruciale, che è ora in sofferenza, secondo noi il concorso di progettazione è la soluzione migliore perché più partecipata e condivisa”.
I lavori per un importo di 1 milione 242 mila euro sono finanziati in parte da Fondi europei che potrebbero essere messi a rischio dai ritardi nelle procedure di gara. “Il tempo scorre” conferma l’architetto Gaetano De Gattis – Bisogna sicuramente fare in fretta visto che abbiamo già impiegato sei mesi per preparare la gara d’appalto”.
L’area dell’intervento di progettazione è situata nella parte nord-orientale del centro storico della città di Aosta, delimitata lungo il lato nord e quello est dalla cinta muraria romana, ad ovest da via Xavier de Maistre, piazza Narbonne e via Cesare Olivetti, a sud da via Bonifacio Festaz.
Per la Porta Praetoria è previsto il restauro dei piani di frequentazione e delle strutture antiche rinvenute a seguito della recente indagine archeologica e la creazione di un percorso di visita turistico-culturale. Allo stesso modo saranno restaurate le facciate esterne della Torre dei Signori di Quart e la Tour Fromage. Per il Teatro romano l’obiettivo è di creare dei percorsi di visita con opportuno apparato didattico e relativa illuminazione e l’installazione di una biglietteria elettronica per l’accesso all’area archeologica. Il Piazzale Ex-birreria, situato ad ovest dell’area archeologica del Teatro romano dovrà essere riqualificato “tenendo conto delle iniziative e manifestazioni attualmente organizzate e ormai facenti parte delle attività della comunità valdostana che vede l’area del Teatro come una location di prestigio della vita culturale e sociale”.

