“The star of destiny”: un ragazzo speciale con un destino da scrittore

Davide Ponza, diciannovenne affetto da autismo, ha approfittato delle vuote serate di questo secondo lockdown per scrivere un libro fantasy, "The star of destiny", in libreria da ieri sabato 19 dicembre.
Davide Ponza
Società

Le grigie settimane del lockdown, una tastiera del computer e una cameretta, pronta ad affollarsi di immagini disegnate dalla fantasia di un ragazzo di diciannove anni: quanto basta per dare inizio alla storia speciale di Davide Ponza. Ad essere “speciale” è anche lo stesso Davide, che, affetto da autismo, ha sfidato se stesso scrivendo un libro fantasy durante il lockdown. “Abbiamo trovato casualmente su un file del pc le prime pagine e gli abbiamo chiesto che cosa stesse scrivendo. Lui ci ha risposto che stava scrivendo un libro: ci ha un po’ sorpresi perché essendo autistico non produce molto nello scritto, invece è andato avanti, chiudendosi in camera ogni sera per scrivere fino all’una o alle due del mattino” racconta la sorella Laura.

Un libro che mescola tanti generi quello di Davide e di cui stupisce soprattutto la velocità di realizzazione: “Le pagine sono presto diventate quaranta, cinquanta, sessanta… Davide spiegava che aveva tutte le scene già nella sua testa e che doveva solo scriverle. Poi chiedeva qualche volta a me o a sua mamma di correggere gli errori. È una storia che parla di vita quotidiana, di bullismo, di scuola, di una famiglia difficile con un padre violento, ma anche di ragazzi dotati di superpoteri. Davide ha detto che comprende tutto ciò che ci si aspetta da un libro, dal romanticismo alla fantasia” spiega Laura. 

Iscritto all’ultimo anno del Liceo musicale, Davide in questo periodo continua ad andare a scuola, come è possibile per tutti gli studenti affetti da disabilità. “Per fortuna è garantita la didattica in presenza per Davide, anche se a scuola è da solo con gli insegnanti di sostegno. Sarebbe davvero un problema se rimanesse da solo a casa. In ogni caso, il lockdown è stato un periodo critico per tutti noi: credo che Davide abbia trovato nella scrittura una valvola di sfogo da quello che stava vivendo” spiega la mamma Annamaria. “Ha lasciato un finale aperto perché ha detto di avere già in testa il seguito”.
“Ci saremmo aspettati di tutto da lui ma mai che avrebbe scritto un libro” aggiunge Mauro, il papà di Davide.

Il libro, che è arrivato questo weekend nelle librerie valdostane, a causa delle restrizioni sanitarie non potrà essere presentato dall’autore: “Abbiamo ricevuto qualche spunto per pubblicizzarlo dalle associazioni che ne hanno reso possibile la pubblicazione e la distribuzione online, che sarà a breve disponibile. A questo proposito, siamo molto riconoscenti all’Associazione Valdostana Autismo ANGSA VDA e alla Cooperativa Sociale Leone Rosso, che hanno permesso di realizzare il sogno di Davide”.

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