Grigia, fredda e bagnata da una pioggia fine ma incessante. Appariva così Piazza Chanoux questo pomeriggio. Fino a quando non sono arrivati loro, oltre un centinaio di cittadini e attivisti Lgbti con ombrelli, bandiere colorate e cartelli arcobaleno, a colorarla un po’. Un flash mob, come se ne sono visti diversi in queste settimana, organizzato però nel rispetto delle distanze interpersonali e delle norme anti-contagio, rispetto più volte raccomandato dagli organizzatori: l’Arcigay Valle d’Aosta e il collettivo femminista “Non una di meno”.
Si sono dati appuntamenti con il consueto tam tam sui social per manifestare a favore del DDL Zan, il disegno di legge anti-omofobia che si propone di combattere i crimini d’odio prevedendo aggravanti specifiche per le discriminazioni e le incitazioni alla violenza contro omosessuali, transessuali, donne e disabili.
“Siamo stanchi di subire una narrazione violenta condotta da chi vuole avere la libertà di odiarci e discriminarci di picchiarci di ucciderci, di rendere invisibili i nostri corpi e le nostre vite” ha detto Giulio Gasperini, Presidente di Arcigay Queer VdA. “Lo diciamo chiaramente: la violenza non è un’opinione pretendiamo che questa legge venga immediatamente calendarizzata e approvato in Senato senza ulteriori modifiche e senza altri passi indietro”.
Hanno preso poi la parola Michelina Cottone per il comitato “Non una di meno” e Chiara Isabelle Berard, vicepresidente di Arcigay con una testimonianza accorata.
La testimonianza di Chiara Berard
Una stessa piazza, ma due battaglie portate avanti in modo unitario. L’attualità drammatica del conflitto israelo-palestinese non poteva non irrompere con l’accorato appello a favore della popolazione palestinese e per lo stop alle bombe e al conflitto.