Ci saranno il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz e quello di Donnas, Amedeo Follioley a rappresentare oggi la Valle d’Aosta al primo summit dei sindaci, delle Province e delle Regioni che si affacciano sulla Via Francigena. Un incontro organizzato con l’obiettivo di sostenere la candidatura della Via Francigena a patrimonio dell’Unesco. Luogo dell’appuntamento è Fidenza, sede l’Associazione europea delle Vie francigene, che ha parallelamente avviato un proprio percorso per l’inserimento del duomo cittadino nel patrimonio Unesco.
Risalente al Medioevo l’antico itinerario si snoda in ottanta tappe da Canterbury a Roma, inserendosi nei tracciati definiti "romei" che raggiungevano la capitale della cristianità. La via percorre la contea del Kent, arriva alla Manica, prosegue lungo le regioni francesi Nord-Pas de Calais, Picardie, Champagne-Ardenne, Franche-Comtè, varca la frontiera Svizzera nel cantone di Vaud e, in Italia, si snoda attraverso le regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.
Nei mesi è arrivata in Parlamento una mozione che impegna il Governo a proporre entro il 30 gennaio 2016 il progetto di candidatura per l’inserimento della “Via Francigena” nella lista rappresentativa del patrimonio culturale materiale dell’umanità dell’Unesco. L’iniziativa presentata da Susanna Cenni, deputata del Partito democratico, e da Alessandra Terrosi, promotrice dell’Intergruppo sulla Francigena, è stata sottoscritta da un nutrito e trasversale gruppo di parlamentari, fra cui il deputato valdostano Rudi Marguerettaz.
L’obiettivo della candidatura, che sarà avanzata d’intesa con gli altri Paesi europei interessati dal tracciato, sarà quello di dare continuità alle iniziative, agli stanziamenti, ai protocolli d’intesa e ai progetti già messi in atto dai soggetti preposti nel corso degli ultimi anni per valorizzare.
"La Via Francigena – si legge nel testo della mozione – è una risorsa importante per l’economia di intere regioni (in Toscana, ad esempio, crea ad oggi un volume di affari annuo di 16 milioni di euro, 400 posti di lavoro e 150 mila visitatori ed anche di moltissimi centri minori che potranno beneficiare della vicinanza con l’itinerario; sono infatti circa 800.000 i potenziali visitatori annui: pellegrini in primo luogo attirati dai luoghi spirituali e religiosi presenti lungo il percorso (la Via Francigena si inserisce infatti nell’ambito delle tre «peregrinationes maiores») ma anche dal turismo enogastronomico e sportivo".