Non sarà l’oro europeo, ma è sicuramente un riconoscimento morale e sportivo che le fa un grande onore. Dopo la clamorosa e rocambolesca giornata di ieri, il Panathlon Club du Val d’Aoste ha immediatamente deciso di consegnare a Michela Carrara un Premio speciale Fair Play.
Inizialmente, la giovane di La Salle era risultata vincitrice della medaglia d’oro agli Europei di biathlon di Lenzerheide nell’Inseguimento, dove sembrava aver commesso un solo errore al terzo poligono. In realtà, Carrara aveva sbagliato due volte anche nella seconda serie di tiro, ma a causa di un episodio di “fuoco incrociato” da parte dell’americana Jaquelyn Garso il poligono risultava chiuso dalla valdostana con zero errori. Sono stati lei e il suo allenatore Edoardo Mezzaro ad “autodenunciarsi”, finendo quindi 11ª dopo i due minuti aggiunti a seguito degli errori al tiro.”È stata una situazione assurda e lunga, fino a fine gara non sapevo nulla di quello che era successo”, ci spiega Michela Carrara. “Io sapevo di aver fatto quei due errori, ma pensavo che in molte avessero sbagliato tanto e avessi vinto lo stesso. ‘Cavolo, devo essere andata davvero veloce sugli sci‘, mi sono detta”. Ha la voce rilassata e convinta di chi sa di aver fatto la cosa giusta: “Non me la sarei sentita di vincere così“. La giuria non riusciva a controllare come fossero andate realmente le cose, così per ben due volte avevano confermato il risultato, salvo poi riunirsi nuovamente prima della premiazione. “Mi sembrava tutto così assurdo, ho fatto anche le interviste di fine gara da vincitrice”.
“Il gesto di Michela e del tecnico dovrebbe essere fatto conoscere in tutte le scuole per far comprendere quanto sia importante seguire certi valori etici”, afferma il Presidente del club, Piercarlo Lunardi. “Non ha vinto un oro europeo, ma entrerà per sempre nel ristretto gruppo di sportivi che con il loro esempio hanno dato lustro allo sport”.
Nell’Individuale Carrara aveva comunque realizzato una prestazione magistrale sugli sci, con il miglior tempo. L’oro è andato alla tedesca Lisa Maria Spark (zero errori), argento per l’ucraina Yulia Dzhima (un errore nella seconda serie) e bronzo va tedesca Grotian, mentre Carrara finisce a 1’12″3 dalla vetta.
In Svizzera sono presenti anche le due sorelle Trabucchi, con Beatrice 26ª a 3’19”5 da Spark (un errore nel secondo e uno nel quarto poligono) e Martina 57ª a 5’31”6 (due errori nella prima serie e uno nella terza).
Nel programma dell’Europeo ci sono ancora la sprint, l’inseguimento e le staffette, e chissà che per Michela Carrara non arrivi una medaglia non solo morale.