Aikido, Karate, Krav Maga e Kung Fu sono le discipline che si potranno provare gratuitamente durante la seconda edizione del Festival delle Arti Marziali che torna ad Aosta venerdì 4 e sabato 5 aprile nella palestra di Via Volontari del sangue, dopo la prima edizione del 2024. L’evento rappresenta il momento conclusivo del progetto “Violenza di genere: ti disarmo!”, promosso dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Aikido VdA e realizzato nelle scuole secondarie di secondo grado per promuovere il rispetto reciproco e contrastare la violenza di genere.
Il Festival delle Arti Marziali, che conclude il progetto scolastico, sarà articolato su due giornate. La mattina di venerdì 4 aprile sarà dedicata alle classi che hanno aderito al progetto: IA, IB, IP dell’Institut Agricole Régional, IIA e IID SASS dell’ITPR Corrado Gex, IIIAM e IIIMAT dell’Istituto Don Bosco di Châtillon.
Il Festival si aprirà poi al pubblico (con accesso libero) sabato 5 aprile, dalle 15 alle 18. I partecipanti avranno la possibilità di provare gratuitamente Aikido, con la Scuola Yujo Aikido, Karate con Dojo Kun Karate Bruno Politano, Krav Maga con Tora Kai e Kung Fu con Tien Shu. Il pubblico potrà assistere a esibizioni dal vivo e, allo stesso tempo, provare in prima persona le varie discipline.
“L’idea è di riuscire a creare un festival delle arti marziali a 360°, coinvolgendo tutte le discipline – ha spiegato Rocco Foti, responsabile del progetto e Maestro Aikido 5° Dan, tesserato UISP.–. Quest’anno siamo riusciti a inserire il Kung Fu e, nuovamente, il Krav Maga, che pur non essendo un’arte marziale, è una disciplina di difesa, e perciò ho voluto inserirla”.

Il progetto nelle scuole
Avviato nel mese di gennaio, il progetto “Violenza di genere: ti disarmo!” , prosecuzione dell’iniziativa lanciata lo scorso anno, “Disinneschiamo il bullismo con le arti marziali”, ha coinvolto 150 alunni – lo scorso anno erano 60 – attraverso incontri utili a comprendere, riconoscere e prevenire la violenza in tutte le sue forme grazie, in particolare, alle arti marziali.
“Una critica che mi viene fatta spesso è ‘tu porti la violenza nelle scuole’. In realtà è il contrario: io insegno a gestire gli istinti, a rispettare l’avversario ed acquisire consapevolezza. Questa è la filosofia dell’Aikido che voglio trasmettere ai ragazzi. Abbiamo iniziato dalle scuole perché è da lì che bisogna partire: è più facile cambiare ‘delle tele bianche’, come possono essere gli alunni”, ha spiegato Rocco Foti.
“L’Aikido è una disciplina sportiva portatrice di valori come il rispetto, l’empatia, la consapevolezza di sé, del proprio corpo e della propria mente, la calma e la pazienza. Attraverso l’apprendimento di queste pratiche i giovani si rafforzano e imparano a vedere le altre persone non come rivali, ma come soggetti semplicemente altri da sé. Credo che questa sia la strada giusta per aiutare i giovani a ritrovare dei valori. Dobbiamo perseverare in questo percorso”, ha aggiunto Lucia Hugonin, Dirigente della Struttura politiche educative.
“Come giunta comunale crediamo nella sensibilizzazione su temi come bullismo e violenza di genere, e siamo convinti del valore di questo tipo di attività che mettono insieme avvicinamento allo sport, rispetto per le persone e educazione. È importante educare i giovani al rispetto, ma anche favorire occasioni di conoscenza e condivisione di esperienze con altri ragazzi della loro età” ha commentato l’Assessora allo Sviluppo economico, alla Promozione turistica e allo Sport del Comune di Aosta Alina Sapinet.
Gli appuntamenti sono stati accompagnati da laboratori di gruppo, con il supporto di Selena Spalla e Lucrezia Adorni, psicologhe e psicoterapeute in formazione, e Beatrice Caddeo, insegnante di Lettere. “Non è mai stato un incontro frontale, abbiamo sempre cercato il dialogo”, conclude Foti. “Dopo i primi incontri abbiamo concluso con due ore di laboratorio. Abbiamo mostrato agli alunni un video di Paola Cortellesi dedicato alla violenza verbale e alle violenza di genere, volevamo smuovere le coscienze degli alunni e capire quali emozioni suscitasse il video. Dalle loro riflessioni nascerà un podcast”.