Dopo l’annuncio ufficiale, pubblicato sulla pagina Facebook lunedì 30 agosto, il direttore sportivo dello Chez Drink Eteila Massimo Mimotti commenta la scelta della società di non partecipare al campionato senior maschile di serie D. Come si legge nel post che annuncia il ritiro, la società ha sempre dato la priorità alle attività senior e per questo esprime la sua delusione e il suo dispiacere, ma “purtroppo le problematiche legate ai protocolli sono le stesse che avevano portato già alla rinuncia al campionato della stagione appena finita”. “Chiediamo scusa ai nostri sostenitori per la mancata partecipazione alla serie D e ci auguriamo che la prossima stagione si creino le condizioni per la ripartenza per l’attività senior che per Eteila è sempre stato un punto fermo della propria attività agonistica”.
Infatti i regolamenti imposti dalla FIP sono rimasti identici all’anno scorso. Nonostante le prime speranze di un allentamento delle misure anti-covid per le società sportive, l’aggiunta del green pass non ha cambiato nulla, anzi “si tratta dell’ennesima condizione posta all’organizzazione di attività sportive di contatto”.
Le norme anti-Covid adottate dalla FIP prescrivono, tra le altre cose, due tamponi settimanali (per gli atleti senza la “certificazione verde”), più un terzo prima delle partite, obbligatorio per tutti, anche per i tesserati provvisti di green pass. Rimane anche l’obbligo di mantenere le distanze di sicurezza tra i giocatori al di fuori dell’ambito di gioco che impedisce alle società di compiere le trasferte utilizzando un unico mezzo.
“Per il secondo anno di fila il campionato non si farà a causa del Covid. L’anno scorso c’erano poche iscrizioni, mentre quest’anno la voglia di giocare c’è, ma le restrizioni sono proibitive”, specifica Mimotti. Inoltre l’organizzazione del girone non ha di certo aiutato i ragazzi dell’Eteila: “si tratta di un campionato diviso in due gironi da 16 squadre, con 30 partite a stagione ci saranno sicuramente molti incontri infrasettimanali”. Si tratta quindi di chiedere ai giocatori una disponibilità non indifferente in un contesto in cui non ci sono garanzie che il campionato proceda come da programma.