Con il turno che prenderà il via domani, giovedì 29 settembre, tutte le 63 squadre che partecipano al 23° torneo Claudesport di calcio a 5 avranno solcato i terreni di gioco. Dopo la prima giornata della scorsa settimana, che ha visto impegnate le squadre di A1, A2 e B1 (ad eccezione di Technos Medica, Arte del Costruire ed Ingegneria e Ambiente srl, che riposavano), infatti, il viaggio lungo sei mesi comincia anche per le compagini delle serie B2, C1 e C2.
Sarà per tutti un viaggio fatto di passione, agonismo, voglia di divertirsi, pizze e birre con gli amici, ma anche di sacrifici, litigi e sconfitte. Un torneo, il Claudesport, che ogni anno arriva a mobilitare quasi mille valdostani – giovani e meno giovani, sportivi e meno sportivi –, e che definire “amatoriale” è decisamente riduttivo. A tirare le fila della grande macchina organizzativa (che comprende anche arbitri, cronometristi, assicurazioni, visite mediche) è Andrea Valenti, alle prese con la settimana più impegnativa dell’anno: “Guarda, è come se non esistessi. Ti lascio parlare con mio figlio Nicolò, che si occupa di organizzazione e gestione grafica”.
La formula del torneo prevede la divisione in 6 categorie, con le squadre (11 in A1, A2 e B1 e 10 in B2, C1 e C2) che si affrontano in partite di andata e ritorno, a cui seguiranno playoff e playout a partire dal mese di marzo. “La formula a 66 squadre che abbiamo tenuto per qualche anno era ottimale, perché ci permetteva di avere tutte le serie a 11 squadre, senza sfalsamenti di calendario. Di questi tempi, comunque, già arrivare a 63 squadre è un buon risultato. Abbiamo notato che, pur essendoci meno team, ci sono più giocatori iscritti”, dice Nicolò Valenti.
Le novità di quest’anno
Qualche novità, però, ogni anno c’è. Quelle principali dell’edizione2016/2017 sono, fondamentalmente, due: “Abbiamo tenuto i tre campi storici di Montfleury, Pont Suaz ed Aymavilles, a cui già l’anno scorso si è aggiunto Châtillon. Abbiamo avuto qualche preoccupazione per questo campo, perché sarebbe dovuta cambiare la gestione e non sapevamo se si sarebbe fatto tutto per tempo, ma per fortuna il Comune ci ha rassicurati. Quest’anno, inoltre, per venire incontro a squadre che, da anni, fanno trasferte anche di 30 km per venire a giocare dall’Alta Valle, ci sarà un quinto campo, quello del Forum Sport Center di Courmayeur”. Châtillon sarà quindi la casa di Cip Tours, Sayoc, Pasticceria Buzzi, Le Rocher Hotel e Armanac de Toubie, mentre ai piedi del Bianco ci saranno le partite di Agricenter Jacquemod, Ferramenta Peretto – Brasserie d’Entrèves, Osteosport Courmayeur e La Thuile Calcio a 5.
L’altra grande novità riguarda i playoff: spariscono i rigori in caso di parità, a vantaggio della squadra meglio piazzata durante la regular season (in caso di scontro tra squadre di categorie diverse, ha la meglio la squadra appartenente alla serie superiore). “Molte federazioni hanno adottato questa formula, e a noi è sembrata più interessante sia perché dà un giusto vantaggio a chi ha fatto meglio durante l’anno, sia perché costringe a fare meno calcoli di classifica. Capita, infatti, che alcune squadre preferiscano perdere posizioni per evitare gli scontri diretti con compagini ritenute più ostiche. L’anno scorso il Nipponly, detentore del torneo, con questa formula non sarebbe neanche arrivato in finale”, spiega Nicolò.
Il mercato
Chi segue questo torneo sa che, ogni anno, nomi altisonanti si aggiungono alle rose, mentre vecchie glorie si ritirano: ex calciatori o calcettisti vanno a rimpolpare una serie A1 che sta raggiungendo livelli altissimi. Forse mai come quest’anno, però, sono stati gli scambi a movimentare il “calcetto-mercato”. L’elemento scatenante è stato sicuramente lo scioglimento di quella Concessionaria Piaggio Giachino che ha vinto il torneo nel 2013/14 e nel 2014/15, arrivando in finale l’anno scorso. Una diaspora di giocatori – oltre ai ritirati eccellenti Chatrian, Impieri e Barmasse – che è andata a rafforzare compagini già super. Il Nipponly, che era una squadra già solida con un muro come Faustinelli in porta, è adesso pressoché perfetta con l’arrivo di Robertino Concio. Altri due grandi nomi dell’ex Piaggio sono andati alla Technos Medica: Denis Girardi e “Pacione” Vona, che si aggiungono agli arrivi di Virgilio Mura e Michelangelo Mammoliti. “La Technos ha una rosa di altissimo valore, anche se molto offensiva e con personalità molto forti. Il difficile sarà gestire così tanti giocatori potenzialmente titolari”. Per Nicolò, comunque, i due nomi che fanno più rumore sono andati alla Caldarelli (che ha fatto una fusione con i restanti giocatori della Piaggio Giachino): “Lucianaz e Bellafiore, anche se mi pare siano già infortunati. Da tenere d’occhio anche Daniel Vaida all’MDA. Se dovessi scegliere sei giocatori, comunque, direi: Faustinelli, Salvadori, Concio, Vona, Bellafiore e Lucianaz ”.
I pronostici
Alla luce di questo,quindi, chi vedi favorito? “E’ sempre difficile pronosticare, ma quelle messe meglio in A1 secondo me sono il Nipponly, la Technos Medica e la Caldarelli. A livello di calcetto giocato, il G7 Frama è tra le migliori tre. Anche il CB Costruzioni è una buona squadra, ma forse sono in pochi in rosa, ed è difficile tenere i ritmi dell’A1. Le altre categorie sono più equilibrate degli altri anni. In A2 vedo bene Balmobile e il Sottosopra di Pasqualino Di Maio, con Gelati Algida e Ultimo Piano Immobiliare come possibile outsiders. Anche la B1 è impronosticabile (anche perché è la categoria in cui militano intervistato ed intervistatore, ndr): lo Chez Drink birra Menabrea ha preso buoni giocatori, quelli del Mase – Edilaosta sono giovani e corrono, ma anche Ingegneria e Ambiente, Bataclan, Aosta Catering sono squadre toste. La B2 e la C1 sono forse un po’ più facili da individuare: direi Sayoc, Conad Verrès e Eteredile per la prima, e Alleanza assicurazioni e Momi’s bar da Teo per la seconda. Sei squadre su dieci della C2 sono nuove, quindi sarà tutto da vedere”.
L’appuntamento con la finalissima di A1 è per l’inizio di aprile. Nel frattempo, ogni squadra, quale che sia la categoria, darà il massimo per tutte le venti e più partite che la aspettano, dentro e fuori dai campi.