Nell’anno della maturità, della medaglia olimpica e del record di vittorie (dieci) nelle sprint skating di Coppa del Mondo, Federico Pellegrino non poteva lasciare che un altro dei suoi tabù rimanesse in piedi. A Drammen, una delle grandi classiche delle sprint a passo alternato e proprio dove esordì in Coppa del Mondo dieci anni fa, il poliziotto di Nus è riuscito a superare per la prima volta in carriera la “maledizione” dei quarti di finale dopo nove partecipazioni in cui non aveva mai potuto assaporare le semifinali. Dieci vittorie in tecnica libera, dieci anni fa l’esordio qui: il numero dieci la fa da padrona, e proprio al decimo posto è arrivato il valdostano.
A differenza dello scorso weekend a Lahti, quando andò proprio a “cercare” Klaebo quasi per dimostrargli che la medaglia d’oro olimpica era del norvegese solo perché era in tecnica classica, dopo l’undicesimo tempo in qualifica Pellegrino ha scelto una batteria dei quarti meno proibitiva, proprio con l’obiettivo di passare il turno: missione compiuta col brivido, perché prima della salita finale del percorso cittadino il valdostano era passato dal secondo al quinto posto, recuperando poi proprio in salita fino a ritrovare la seconda piazza. In semifinale deve però piegarsi allo strapotere dei padroni di casa norvegesi (che piazzano cinque atleti su sei in finale) e termina quinto nella propria batteria. A vincere è stato – tanto per cambiare – Klaebo, secondo Brandsdal e terzo l’unico non norvegese, il russo Bolshunov.
Non è riuscito a trovare l’accesso alle batterie Francesco De Fabiani, che dopo il sorprendente weekend di Lahti ha trovato solo un 46° tempo in qualifica con 3’06”21, a più di cinque secondi e mezzo dall’ultimo tempo utile.
L’accesso ai quarti l’ha trovato invece Greta Laurent con il 28° tempo, ma la sua gara si è fermata lì: il suo sesto posto in batteria (3’33”80) le è valsa la 29° posizione nella classifica finale. Il podio femminile vede al primo posto Maiken Caspersen Falla, seguita da Stina Nilsson e Jessica Diggins.