Dopo l’impresa da leggenda di ieri, con la maglia biancoceleste di Chris Froome a dipingere uno dei capolavori più belli della storia del giro d’Italia, grazie ad una fuga solitaria di 82 chilometri e tre salite “divorate” prima di arrivare al traguardo e conquistare la Maglia rosa, anche oggi i protagonisti del Giro si sono dati battaglia, scalando i tornanti che portavano su fino ai piedi del Cervino.
La 20° tappa, 214 km da Susa a Cervinia, l’ha vinta Mikel Nieve Iturralde, basco del team Mitchelton-Scott, al terzo successo in carriera al Giro d’Italia, con 2 minuti e 15 secondi di vantaggio sul primo degli inseguitori, l’olandese Robert Gesink e una fuga, anche questa volta partita da molto lontano.
Ma dietro, è andato in scena comunque un grande spettacolo. Prima sorpresa sul Col de Saint-Panthaléon, con Thibaut Pinot, terzo in classifica, in crisi nerissima. E poi, l’ultima salita dell’anno, al Giro. Ci ha provato disperatamente, Tom Dumoulin, a recuperare quei 40 secondi che lo distanziavano dalla maglia rosa, in particolare negli ultimi 8km di gara, con una serie di scatti decisi, ma Froome ha risposto ogni volta in maniera lucida e puntuale, senza lasciare neanche un solo metro all’avversario. E dopo l’ultimo tentativo, l’olandese ha preteso troppo dal proprio fisico e si è fatto a sua volta staccare, seppur di pochi secondi, da Miguel Angel Lopez e Richard Carapaz, quarto e quinti della classifica generale. Il gruppetto, in cui c'era anche il primo degli italiani in classifica generale, Domenico Pozzovivo, è poi giunto compatto sul traguardo, a circa 6 minuti di distacco dal vincitore.
La classifica finale, dunque, è rimasta sostanzialmente invariata, con il britannico che ha conservato il primato, davanti all’olandese. Domani, dunque, andrà in scena la passerella romana per il vincitore del Giro d’Italia 2018, Chris Froome.


