Il debutto Mondiale di Martina Gallieni, a tu per tu con le campionesse che ha sempre ammirato
L’anno scorso il titolo italiano ed il quinto posto mondiale in Trail2, quest’anno il debutto nella massima serie del Campionato Mondiale di trail femminile: per Martina Gallieni si prospetta una stagione impegnativa ma piena di emozioni e – perché no? – di soddisfazioni da togliersi.
Così è stato già nelle prime due gare del Mondiale, nella tappa casalinga di Tolmezzo, in cui la giovane valdostana del TRRS Motorcycle Italia si è fatta notare classificandosi in entrambi i casi nella top ten: ottava il primo giorno con 74 penalità, nona il secondo con 62, e ottavo posto in classifica generale con 15 punti. “È stato un debutto bellissimo, spettacolare, e finalmente con il pubblico, per di più italiano”, esordisce la 27enne di Courmayeur. “La gara è stata durissima, con temperature che arrivavano anche a 35° e con delle zone veramente impegnative”.
Una top ten inaspettata, per il livello delle avversarie, per la poca esperienza e per il nervosismo del debutto – “ho sempre dei problemi di emotività in gara, ma questa volta è andata bene non avendo grosse aspettative” – che fa ben sperare per il prosieguo del campionato: “Dalla sesta alla quattordicesima siamo atlete “normali” e possiamo giocarcela, siamo tutte lì. Poi ci sono Laia Sanz ed Emma Bristow che sono delle aliene e sono quelle che in 20 anni si sono spartite i titoli mondiali”.
Proprio poter gareggiare con atlete di questo calibro è stato uno dei fattori più emozionanti del weekend: “Laia Sanz è sempre stata il mio idolo”, rivela Martina Gallieni, “non potevo credere di essere lì a parlare con lei. È rientrata quest’anno nel mondo del trial e conclude puntualmente la Dakar nei primi 30 posti assoluti, eppure è una persona umilissima, in alcune zone mi incitava e mi dava consigli. È stato incredibile”.
Il Mondiale riprenderà il 4 luglio a Charade, in Francia.