Cinque centimetri di altezza, tre di lunghezza e uno di profondità, per un peso totale di appena 100 grammi: sono queste le dimensioni del dispositivo GPS in dotazione ad alcuni corridori del Tor des Géants, che avrebbe dovuto consentire a tifosi e famigliari di seguire da casa in tempo reale le gesta e la localizzazione dei propri beniamini.
“Avrebbe dovuto” perché, a differenza di quanto inizialmente ipotizzato nell’ambito dell’accordo commerciale tra Vda Trailers ed Eolo (in cui si parlava di tutti gli atleti, ndr), una nota del 10 settembre precisa che il servizio EOLO Tracking per il Tor des Géants è in fase sperimentale: sono circa 80 gli atleti (i 25 top runners e gli altri a sorteggio), oltre a commissari e “scope”, dotati del dispositivo. Il test è finalizzato ad ampliare il servizio ad una gara come il Tor che, a differenza di altre competizioni più brevi, presenta diversi fattori alquanto complicati, su tutti la durata, l’impossibilità di ricaricare la batteria e la presenza di zone senza copertura. Il GPS dell’attuale leader, Oliviero Bosatelli, ci viene dato come ormai già scarico.
Questo ha portato a qualche rimostranza da parte dei 'seguaci' del Tor, in particolare su Facebook, che si aspettavano di seguire i propri atleti di riferimento in tempo reale su una cartina, come invece avviene per chi supervisiona all’interno della base operativa del Tor des Géants e come era avvenuto in occasione del 4K Endurance Trail grazie alla piattaforma YB Tracking: “Delusione che per un grande evento dove i partecipanti vengono da ogni parte del mondo non si riesca a seguire LIVE i concorrenti!!”, scrive Patrizia.
“Potranno farlo anche loro”, spiega Paolo Griselli, responsabile dell’area informatica e della comunicazione interna del Tor des Géants. “L’obiettivo di questo test è anche di proporre una soluzione che permetta a chi sta a casa di seguire con precisione e facilità le persone che desiderano”. Quello che ora possono vedere è, oltre agli atleti di testa che hanno già un discreto distacco, un serpentone giallo lungo un profilo altimetrico, senza indicazione di nomi: “Calcola che ci sono quasi 800 puntini, non potevamo mettere i nomi, è una scelta stilistica. Per individuare qualcuno basta cercarlo e andare su “positioning”, e un algoritmo basato sui tempi dei passaggi e sulle medie dà una stima molto precisa di dove si trovi”, prosegue Griselli. Questo rende un po’ più complicato, per chi sta a casa, capire quando andare nelle basi vita per dare sostegno ai propri cari. Ieri, ad esempio, dopo il rilevamento del Deffeyes l’arrivo della testa della corsa a Valgrisenche era dato alle 19 passate, quasi due ore dopo l’arrivo effettivo. “C’è stato qualche bug mischiando le rilevazioni del GPS ed i tempi stimati, ma adesso è tutto risolto”, spiega ancora Griselli.
Per le questioni di sicurezza e rispetto del regolamento, quindi, si punta ancora molto sul monitoraggio a vista, con il coinvolgimento dei commissari di gara, del soccorso alpino e dei volontari.
La sperimentazione è stata proposta all’organizzazione del Tor proprio da Eolo che però, vista la modalità test del servizio di tracking, non ha fornito il dispositivo a tutti gli atleti: “E’ un impegno economico rilevante, se non hai uno sponsor come Eolo non te lo puoi permettere. C’è anche da dire che Eolo ha portato le proprie antenne in zone come Planaval e alla base di Oyace, che per noi dell’organizzazione sono sempre state particolarmente ostiche. Si tratta anche di un abbattimento del digital divide”, conclude Paolo Griselli.
I test riguardano soprattutto la durata della batteria, cercando di trovare una quadra per quanto riguarda la frequenza di trasmissione dei dati. Sono circa cinquanta gli hotspot posizionati lungo i 330 km del percorso, tutti dedicati esclusivamente al servizio di geo-localizzazione: il tracking passa per queste antenne, quindi, e non tramite i satelliti.
“Il Tor des Géants rappresenta la gara ideale per testare il funzionamento di un servizio come EOLO Tracking. La lunghezza, varietà e complessità della gara, oltre a mettere a dura prova gli atleti, metteranno a dura prova i nostri dispositivi e la rete. Da questo test ci aspettiamo dati molto preziosi che ci aiuteranno a perfezionare il servizio e accelerarne la commercializzazione, prevista per il 2017”, afferma Luca Spada, presidente di EOLO SpA.
L’auspicio di tutti – organizzazione della gara, EOLO SpA, appassionati del Tor – è che quindi il servizio possa essere pienamente attivo dalla prossima edizione del Tor des Géants.