Il Tor des Géants sfida il maltempo: 758 trailers al via da Courmayeur/ PHOTO & VIDEO

Questa mattina alla partenza è stato confermato il percorso ufficiale ma a secondo dell’evoluzione delle condizioni del tempo potrebbe entrare in azione in qualsiasi momento il “Piano B”, che eviterebbe il passaggio al Col de la Crosatie.
Partenza Tor des Géants 2015 - Foto Evi Garbolino
Sport

La pioggia e il freddo non fermano il Tor, almeno per ora. A sfidare il maltempo, questa mattina a Courmayeur, si sono presentati in 758 (GALLERY FOTOGRAFICA). Sono partiti per un viaggio massacrante, lungo 330km, che terminerà una volta tornati al punto di partenza (i migliori lo faranno già mercoledì mattina, gli altri entro sabato 19), restando entro il limite massimo delle 150 ore messe a disposizione dal regolamento. L’arrivo alla prima base vita, per la testa della corsa, a Valgrisenche, è previsto intorno alle 17 di questo pomeriggio.

La strada da seguire, però, potrebbe subire qualche modifica durante la giornata. Questa mattina alla partenza è stato confermato il percorso ufficiale ma a seconda dell’evoluzione delle condizioni del tempo potrebbe entrare in azione in qualsiasi momento il “Piano B”. Una squadra di tracciatori ha disegnato infatti le varianti che allungherebbero il percorso di circa sette chilometri, evitando ai concorrenti la salita (e la discesa) al Col de la Crosatie, a 2838 metri di quota, portandoli dunque a Planaval e da lì alla base vita di Valgrisenche per vie più “basse”. Il tempo di percorrenza dunque resterebbe invariato. La modifica al percorso, data come "molto probabile" dagli addetti ai lavori, potrebbe arrivare al rifugio Deffeyes e dipende da diversi fattori. "Più che la pioggia saranno le temperature a determinare un’eventuale modifica del percorso", ci ha spiegato questa mattina l’assessore regionale all’Agricoltura e Risorse Naturali, Renzo Testolin

I favoriti: Oscar Perez parte con una caviglia doloronte
Ieri pomeriggio, alle 18, è andata in scena l’ormai abituale cerimonia di consegna dei pettorali ai venti top runner, al Jardin de l’Ange di Courmayeur, un po’ sottotono per via del maltempo. Prima hanno sfilato le donne, con Cecilia Mora, già campionessa del mondo di trail running, seguita da Marina Plavan, quarta lo scorso anno e via via il resto del podio 2014, com la svizzera Denise Zimmermann (terza anche al recente Utmb e protagonista suo malgrado, lo scorso anno, di un’insolita disavventura con un cane la morsicò) e infine Lisa Borzani, seconda dietro a una delle grandi assenti di quest’anno, la detentrice del titolo, Emilie Lecomte. Assente anche Francesca Canepa, volata in Olanda per il campionato del mondo 100km su strada.

Tra i top al maschile, un nutrito lotto di aficionados come Pablo Criado, Oscar Perez, Christophe Le Saux, già sul podio del Tor. Perez, già vincitore nel 2012, è da molti considerato il favoriton°1, soprattutto dopo il forfait del dominatore 2014, Franco Collé. “Ho una caviglia dolorante che mi preoccupa un po’ – ci ha spiegato ieri – vedremo come andrà in gara. Il maltempo? Un giorno di pioggia si può sopportare, di più inizia a diventare complicato per tutti. Sul nuovo regolamento non posso che esprimermi in maniera positiva: per me è semore stata una sfida da affrontare in autonomia”. Il leone di Guyana francese, Le Saux, è della stessa opinione. “Gli accompagnatori facevano la differenza, è troppo facile correre senza dover pensare a nient’altro”.

Tra i favoriti indicati dall’organizzazione ci sono poi i giapponesi Mashahiro Ono, Schogo Mokizuchi e Iino Wataru, debuttante ma plurivincitore recente di gare internazionali, quindi da tenere d’occhio, anche se l’unico ad avere reali aspirazioni di podio è il primo, Ono. Nel lotto ci sarebbero anche due irlandesi, Dan Doherthy ed Eoin Keith, atleti che potrebbero finire nei primi quindici ma difficilmente andare oltre.

La vera mina vagante di quest’anno, però, è il francese, Patrick Bohard. Già dato come favorito due anni fa, quando arrivò quinto, oggi si presenta al via ancora più motivato. “Ho cambiato alimentazione – ha confessato – e durante l’estate mi sono allenato ripassando il percorso: ma ciò che potrebbe fare la differenza è l’esperienza accumulata in gara. Ho capito di aver fatto degli errori, speriamo che correggerli mi consenta di migliorare la mia classifica finale”.

Favorito, insomma, anche se a decidere saranno i 330 chilometri del percorso. Tra gli italiani possono dire la loro Matteo Pigoni e Gianluca Galeati. così come i valdostani Abele Blanc, Giancarlo Annovazzi, Giuseppe Grange e la leggenda Bruno Brunod

Ecco il video della partenza:
 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte