Il TotDret di 5 amputati, una staffetta da Gressoney a Courmayeur per sconfiggere i pregiudizi

Il valdostano sarà ai nastri di partenza del TotDret, assieme a Fabienne Sava Pelosse (Rodano Alpi – Francia), Lino Cianciotto (Sardegna), Massimo Cavenago (Lombardia) e Moreno Pesce (Veneto).
Francis Desandré
Speciale Trail, Sport

La passione per la montagna ce l'ha nel sangue, fin da quando da bambino accompagnava il padre in alpeggio a Cuney. Una passione che non è venuta meno dopo il grave infortunio sul lavoro che nel 1989 gli è costato l'amputazione di una gamba. Anzi, con il proliferare di trail e ultratrail, la montagna ha rappresentato per Francis Desandré la sfida per combattere i pregiudizi sulla disabilità. 

Anche quest'anno il valdostano sarà ai nastri di partenza del TotDret, l’endurance trail che porta da Gressoney a Courmayeur. Ad accompagnare il valdostano ci saranno altri quattro amputati: Fabienne Sava Pelosse (Rodano Alpi – Francia), Lino Cianciotto (Sardegna), Massimo Cavenago (Lombardia) e Moreno Pesce (Veneto).
Insieme cercheranno di concludere in staffetta i 130 km della gara ma soprattutto di portare colle dopo colle il messaggio del progetto “Gamba in spalla”: combattere il pregiudizio nei confronti della disabilità e sensibilizzare tramite l’attività sportiva il recupero psico-fisico di chiunque possa avere problemi legati alla disabilità.

“Questo progetto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione con Alessandra Nicoletti e dello staff di VDA Trailers – specifica Francis Desandré – .Durante la prima edizione del 2017 del TotDret ci eravamo fissati come obiettivo il tratto che porta da Gressoney alla base vita di  Valtournenche, un percorso di quasi 40 chilometri, proprio con l’idea di testare le mie capacità e di iniziare a porre delle basi per la determinazione di uno standard di categoria da poter sottoporre alle federazioni sportive. Nel 2015 ho lanciato una petizione indirizzata al Ministro delle Politiche Sociali per chiedere l’inserimento del trail running nelle specialità praticabile da atleti diversamente abili, firmata da oltre 47.000 cittadini in appena 3 mesi, della quale dalla consegna in mano al Sottosegretario Luigi Bobba in gennaio 2016 non ho più notizie. Per fortuna gli organizzatori di eventi sportivi hanno visto lungo e deciso di iniziare ad accettare le nostre richieste di partecipazione”. 

A supporto della staffetta ci sarà un’altra squadra, quella composta da un team di accompagnatori e un team logistico per il trasferimento delle staffette. “Il team Gamba in spalla non è composto solo dagli atleti amputati – specifica Desandré -, ci sono gli accompagnatori che ci permettono di camminare in sicurezza sui sentieri, ci sono gli autisti per portarci sui luoghi dove avvengono i cambi della staffetta, ci sono anche degli operatori video per girare il documentario che utilizzeremo come strumento di sensibilizzazione. Ci sono anche le persone e imprese che credono nel progetto e hanno deciso di prestarci un veicolo fuoristrada, il gasolio, l’ospitalità e i fondi per sostenere la produzione del documentario, per il quale abbiamo anche lanciato una raccolta fondi online.”

Il progetto “Gamba in spalla” è supportato oltre che da VDA Trailers, dalla concessionaria Nuova Autolpina di Charvensod, dall'azienda Pellissierdi Verrayes, dalla Grivel, dall’azienda Contoz Petroli di Nus, dall’azienda Mastro Lara di Saint Christophe e dalla Mytho Salutedi Cagliari.

La raccolta fondi è ospitata dalla piattaforma “Produzioni dal Basso”.

La petizione è ospita dalla piattaforma Change.

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