Infortunio e ritiro per Francesca Canepa ai mondiali di corsa su strada

Nella 100 km di Los Alcazares, finisce dopo un terzo di gara il mondiale su strada dell’atleta di Courmayeur - onorata dalla nomina a capitano della squadra azzurra - che deve fermarsi per un problema fisico e chiude così la sua stagione.
Francesca Canepa al traguardo del 4K
Sport

Finisce dopo un terzo di gara il mondiale su strada di Francesca Canepa. Nella 100 km di Los Alcazares, l’atleta di Courmayeur, onorata dalla nomina a capitano della squadra azzurra, deve fermarsi per un problema fisico e chiude così la sua stagione.

La gara, che si è svolta nella regione di Murcia, nel sudest della Spagna, prevedeva 10 giri da 10 km ciascuno. Al via si sono presentati 118 atleti e 68 atlete provenienti da 35 nazioni. A vincere sono stati il giapponese Hideaki Yamauchi, con il tempo di 6h18m22s e l’argentina Patricia Scalise in 10h22m42s. Settimo posto per Giorgio Calcaterra, che ha già vinto per tre volte la competizione e che, anche nella gara spagnola, è stato in testa per buona parte del percorso.

Francesca Canepa, reduce da un’ottima stagione costellata di successi in molte gare – su tutti, quello nella prima ed unica edizione del 4K Alpine Endurance Trail – era stata esclusa dai mondiali di trail del Portogallo proprio per permetterle di dedicarsi al mondiale su strada, con non poca amarezza da parte sua e del suo allenatore Renato Jorioz. In Spagna, la corritrice valdostana ha tenuto un ritmo abbastanza costante nei primi tre giri, finendo i 10 km sempre attorno ai 48 minuti, attestandosi attorno alla 30° posizione per il Mondiale e nella top ten per i Master. Al km 32, però, un blocco dell’astragalo, con conseguente infiammazione del muscolo tibiale, l’ha costretta al ritiro vista l’impossibilità di correre. Data l’investitura a capitano, Canepa ha deciso di concludere comunque il quarto giro – camminando – con un totale di 40 km in 3 ore e 39 minuti e di mettersi a disposizione della squadra per il supporto ed il ristoro. Sulla sua pagina Facebook, l’atleta di Courmayeur esprime la sua grande rabbia ed il disappunto per una “gara buttata”, in cui non era “mai stata in affanno né stanca”, visto il buon allenamento precedente.

Dopo il recupero, lo sguardo sarà proiettato verso la prossima stagione, anche per capire di che tipo di futuro si tratterà, se su strada o in montagna.

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