La Valle dei tessitori. Escursione in Valgrisenche alla scoperta dei sentieri d’antan

Domenica 13 settembre le guide naturalistiche di "Percorsi Alpini" organizzano una visita guidata alla scoperta di una tradizione antichissima che ha reso unica questa vallata.
Uno scorcio della Valgrisenche
Montagna e dintorni, Sport

Nella natura splendida e selvaggia della Valgrisenche, un viaggio alla scoperta di una tradizione antichissima che ha reso unica questa vallata, la valle dei tessitori. Una bella escursione tra i villaggi con percorso ad anello, percorrendo alcuni dei sentieri che rientrano nel Progetto Atelier Village per la valorizzazione di Valgrisenche e dei suoi percorsi turistici. Sono infatti stati individuati e segnati sei itinerari, percorsi tematici dedicati all’allevamento, alla diga, alla guerra, alla religiosità, al drap (il tessuto tipico di lana delle pecore Rosset).

L’itinerario

Lasciata l’auto al parcheggio del Capoluogo, situato sulla sinistra subito prima dell’abitato, si ridiscende la strada regionale, per poche decine di metri, per imboccare sulla destra il sentiero che in pochi minuti ci conduce al villaggio di Gerbelle, con la sua stalla allungata che ancora oggi viene utilizzata da un’azienda che produce fontina. Da qui, la passeggiata continua seguendo il sentiero lungo il torrente, tra prati a sfalcio e tratti di bosco. Si tocca il borgo di Derbelley, con il suo antico forno, e si arriva fino a Planté, bellissimo esempio di recupero e valorizzazione del villaggio.
Per arrivare alla prossima tappa, affrontiamo un piccolo tratto di strada in salita. Eccoci a La Frassy, dove subito si nota la stalla tutt’ora in uso, nella quale troviamo caprette, asini e alcune pecore Rosset, razza autoctona valdostana il cui vello, una volta trasformato in filo, è divenuta materia prima importantissima per la Cooperativa Les Tisserands, con la quale realizza i suoi pregiati manufatti in drap.

Da qui, scendiamo di nuovo verso il torrente lungo un sentiero che attraversa un bellissimo bosco, passeggiando tra antichi larici e grandi abeti, che ci regalano una magia di luci, ombre e intensi profumi. Spuntano intorno a noi corolle colorate che attirano la nostra attenzione: l’intenso blu dell’Erba viperina (Echium), il giallo brillante dell’Erba di San Giovanni (Hypericum), le grandi foglie del Rabarbaro (Rumex) e i frutti viola del mirtillo tra le lucide foglie verdi. Tutti questi colori fanno parte della storia che stiamo raccontando, perché da sempre la sapienza dei tessitori che hanno abitato questa valle ha utilizzato queste piante per tingere la lana.

Oggi Les Tisserands, che da oltre 45 anni ripetono i gesti antichi della tessitura a telaio, ricercano queste tonalità nelle materie prime che usano per realizzare morbidi scialli e sciarpe e calde coperte.
Godendoci ogni angolo di questo luogo arriviamo alle spalle del villaggio di Prariond, e proseguiamo sul sentiero attraversando un altro tratto di bosco, sotto lo sguardo curioso di vivaci scoiattoli e timidi caprioli, accompagnati dal canto di svariati uccelli.
Arriviamo così a Revers, splendido villaggio dove l’opera dell’uomo ha saputo recuperare e ristrutturare le case in armonia con l’ambiente . Qui non si può fare a meno di fermarsi ad ammirare le “marmitte dei giganti”, testimonianze impresse nella roccia della millenaria presenza dei ghiacciai e della tenace azione di erosione dell’acqua. Siamo a metà del nostro itinerario, ed ora si torna indietro, per scoprire i villaggi che sorgono dall’altra parte del torrente. Dal punto di osservazione delle marmitte glaciali, si prende il sentiero che in poco tempo ci riporta a Prariond. Qui, attraversato il borgo, proseguiamo lungo il corso del fiume fino ad attraversare il ponticello oltre il quale una breve salita ci porta al villaggio di Céré: il paesaggio ci parla di vita nei pascoli, della fatica della fienagione, di ritmi antichi.

Percorriamo un piccolo tratto di strada regionale e attraversiamo in corrispondenza del villaggio La Bethaz. Alle spalle del borgo, prendiamo il sentiero sulla sinistra, che attraverso un bel bosco ombroso ci conduce alle pareti rocciose attrezzate per l’arrampicata. Da qui proseguiamo fino a ricollegarci al sentiero tematico che ci riporta, con una piacevole passeggiata in piano alternando tratti di prati e di bosco, fino al Capoluogo.

Date previste: 13 settembre 2015
Dislivello complessivo: circa 200 m
Quota di partenza: 1664 m
Tempo di percorrenza: giornata intera

Info e prenotazioni 344 293 4602 / 344 293 4564
www.percorsialpini.com
info@percorsialpini.com
 

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