Grande spettacolo alla 2a edizione del Licony Trail, dove sabato mattina al via di Morgex si sono presentati ben 670 atleti. Al maschile, come nelle previsioni della vigilia, per la vittoria è stato un affare a due tra Dennis Brunod (Polisportiva Mont Avic) e Franco Collé (Team Tecnica) : insieme in salita, insieme in discesa, insieme nei piani. Brunod ha come obiettivo la classifica finale del Tour Trail, Collé di ritrovare la condizione. La coppia ha fatto il vuoto sin dalla prima salita e al passaggio dopo 28 chilometri in centro paese a Morgex erano già da soli con un vantaggio di 12′ sull’altro valdostano Fabrizio Roux. Sono andati a braccetto sino al traguardo che hanno tagliato dopo sei ore 31’39" uno sulle spalle dell’altro e 10’11" di vantaggio su Roux.
"Prima del via sapevo nulla – ha dichiarato Collé – né se avrei retto il ritmo di Dennis Brunod, né se avessi tenuto per tutte e sei le ore di gara. Avercela fatta è stata come una liberazione. Oggi è una giornata di festa: tanti valdostani sul percorso e parecchi volontari. E poi Dennis, un amico e un compagno di allenamento". Soddisfatto ance Brunod. "Queste gare sono proprio belle – ha commentato – il tifo, il calore della gente sono unici. E’ un bell’ambiente. Io e Franco andavamo più o meno uguali. Siamo grandi amici ed è stato giusto e gratificante arrivare insieme". Roux (Compressorsport Italia) ha salito un altro gradino nella scala della competitività. "Sono partito con il mio ritmo perché davanti andavano troppo forte e perché sono reduce da una settimana di influenza. Ho accumulato subito lo svantaggio: poi ho visto che non perdevo più di tanto e ho continuato così sino al traguardo".
Quarto posto per Diego Vuillermoz (La Sportiva). "Gareggio e mi diverto senza l’assillo del risultato. E’ un nuovo modo di intendere lo sport. Lo scorso anno mi ero incaponito con il Tor des Géants, adesso gareggio libero da pensieri". Ha chiuso a 21’03". Quinto posto per l’ex ciclista Luca Manfredi Negri e sesto per la sorpresa della gara, Enzo Benvenuto. Il valdostano di Gressan ha centrato il più bel risultato della carriera. "Sono le mie prime gare lunghe: il mio obiettivo è il Tor e inizio ad allungare le distanze. Non credevo di poter andare così bene".
Poi Francesca Canepa. La due volte vincitrice del Tor e stella dell’ultra internazionale ha fatto gara per la classifica assoluta. E’ finita 7a a meno di 50 minuti da Brunod e Collé. Canepa ha vinto tra le donne davanti a Patrizia Pensa (Tecnica) e Cristina Borgesio (Monterosa). “Ho deciso ieri di essere al via – ha detto – E’ una gara vicina a casa mia e mi sembrava giusto esserci. In gara tutto ok a parte il finale dove mi sono un po’ scoraggiata perché tutto piatto. Adesso penso al Lavaredo Ultra Trail”.
Nel percorso corto s’impongono Ion e Pellissier
Nel corto (25 chilometri) ha vinto con una discesa da manuale su Morgex il rumeno che vive in Piemonte e corre per l’Atletica Val Varaita (la squadra dei gemelli Dematteis) Maxim Ion. Ha preceduto di 1’15" l’aostano Domenico Longo (Technosport) e di 5’22" la speranza dello sci alpinismo Henri Aymonod (Atletica Calvesi) in testa con 3’ di vantaggio su tutti in cima alla salita. Ha detto: "Sono venuto a correre qui perché mia sorella abita in zona. In salita ho fatto un po’ di fatica ma sapevo che avrei recuperato posizioni in discesa". Quarto posto per Gabriel Rolland (Sant’Orso) e quinto per Davide Cheraz (Team Salomon) che si porta ancora addosso i postumi (le fatiche) della Transcanaria.
Tra le donne dominio di Gloriana Pellissier, 14a Assoluta. "Mi è piaciuto un sacco. Era il mio primo trail e ne seguiranno tanti altri. Mi sono divertita un sacco. Il trail è una dimensione che mi piace, che sento mia". Ha preceduto di 22′ la giovanissima (17 anni) Joelle-Hélène Vicari (Zerbion) e di 25′ Stefania Canale (Sant’Orso) vincitrice nel 2013. “Siamo molto soddisfatti – ha detto Giacomo Domenighini, a capo del comitato organizzatore – Il livello dei trailers al via era altissimo e non ci aspettavamo così tanti iscritti. Stiamo già pensando alla terza edizione”.