Martina Gallieni è campionessa italiana di trial: “Una cosa impensabile”
“Un miracolo, una cosa impensabile”. Così Martina Gallieni, 27enne di Courmayeur, descrive la sua impresa del weekend appena trascorso. Con la vittoria nell’ultima tappa di Pietramurata di Dro, in provincia di Trento, si è laureata campionessa italiana di trial in una gara decisamente da brividi.
Dopo le prime tre tappe (vittoria a Piazza di Torre, secondo posto a Santo Stefano e terzo a Lazzate), Martina, che corre per il Team TRRS, era al secondo posto generale, staccata di tre punti da Andrea Sofia Rabino: “Potevo solo vincere”, racconta. “Partivo da sfavorita, anche perché la mia avversaria giocava in casa ed io sono molto emotiva, non credo di avere la mentalità da vincente. Di testa è stata sicuramente la gara più dura della mia vita: ero in vantaggio dopo il primo giro, ma poi ho iniziato ad avvertire mal di testa e crampi e mi sono ritrovata molto indietro”. Ancora più “impensabile”, quindi, riuscire a recuperare lo svantaggio nelle ultime zone.
Invece, il miracolo: “Il mio seguidores, Stefano Dellio, che ha partecipato per diversi anni ai mondiali, mi ha detto: ‘Puoi ancora farcela, dobbiamo fare questi punteggi in queste zone’. Avrei dovuto fare l’ultima a zero penalità, lui mi ha telecomandato e ce l’ho fatta. Alla fine è stata un’emozione impensabile, non sapevo se ridere o se piangere, credo di aver fatto entrambe le cose”. Alla conclusione, quindi, Martina ha vinto la tappa con 50 penalità contro le 51 di Sara Trentini e le 52 di Andrea Sofia Rabino, guidando la classifica generale con 72 punti, due più di Rabino e sei più di Trentini.
Una carriera sportiva iniziata per caso
È stato il caso a fare entrare Martina nel mondo dei motori a due ruote: “Nel 2012 avevo subito un brutto infortunio a tibia e perone e non potevo sciare. Mio papà aveva questa piccola passione per il trial, anche lui aveva fatto qualche gara, così ho deciso di provarci, anche perché si gioca tutto sulla propriocezione e l’equilibrio, non sulla velocità, quindi anche se fossi caduta lo avrei fatto da ferma ed era meno pericoloso”.
Dopo qualche corso, nel 2014 l’incontro con Stefano Dellio e l’inizio – ancorché tardivo – della carriera vera e propria: “Di solito si inizia da piccoli, ma vedevamo che con gli allenamenti miglioravo sempre più ed abbiamo capito che potevo essere competitiva”, continua Martina. L’anno scorso è arrivato il secondo posto ai campionati italiani – con l’ultima tappa saltata per un infortunio alla clavicola – e quest’anno un podio mondiale ad Andorra: “L’anno prossimo in Coppa del Mondo salirò di categoria e sarà molto dura, ma ancora più incredibile: è sempre stato il mio sogno poter gareggiare con le più forti. Agli Italiani punterò a ripetermi, anche se forse è più difficile che vincere per la prima volta”.
Intanto, la giovane valdostana si sta facendo curare un ginocchio ed ha diminuito gli allenamenti con Dellio e con il preparatore Francesco Fognier, “limitandosi” a due o tre volte alla settimana. L’altro obiettivo grosso è quello accademico: “Sto facendo la Magistrale in Astrofisica dello Spazio all’Università di Milano Bicocca”, conclude. “Sono un po’ fuori corso perché il trial mi porta via tanto tempo, ma mi mancano pochi esami e poi la tesi”.
Anche Etienne Giacuzzo campione italiano minitrial
La tappa di Pietramurata ha sancito la vittoria del titolo italiano Minitrial C anche per Etienne Giacuzzo che, grazie al secondo posto (con 9 penalità, dietro Luca Colorio) ha vinto la classifica finale a quota 71 punti, contro i 70 di Colorio. Giacuzzo, classe 2007, è passato al trial nel 2018 dopo diversi anni nel motocross con la Starcross Verrès. Nel 2019 ha partecipato al campionato ASI Nord-Ovest under 14 piazzandosi al 2° posto, mentre nel 2020 ha vinto il campionato ASI under 18, l’unica gara del regionale FMI per la categoria minitrial B (categoria superiore) e si è piazzato al primo posto della categoria Minitrial C del campionato italiano trial portando i colori del Motoclub Pollein. Il suo seguidores, la figura che affianca il pilota nelle zone, è stato Marco Colliard, sostituito in una gara da Fabio Minuzzo. La preparazione di Etienne è stata seguita da Erik Uva insieme a Colliard.