Un’altra sfida portata a termine per Matteo Garino, che sabato 23 agosto ha preso parte all’Ironman di Tallinn, in Estonia. La gara, tra le più impegnative del circuito, si è svolta in condizioni meteo difficili, con pioggia, freddo e acqua a 17 gradi.
Garino ha completato la frazione di nuoto in 1h06’, riuscendo a mantenere ritmo e lucidità nonostante la temperatura dell’acqua. In bici, però, sono iniziate le difficoltà: oltre alle condizioni meteo, un forte dolore alla schiena lo ha accompagnato per tutti i 180 km, chiusi in 4h49’. “Il pensiero del ritiro ha iniziato a farsi strada – racconta – ma poi ho visto la mia famiglia a bordo strada e ho capito che dovevo andare avanti. Le loro voci, i loro incoraggiamenti, mi hanno spinto a non mollare. Ho capito che non avrei potuto inseguire il tempo che avevo sognato, ma potevo comunque onorare la gara e chi crede in me”.
Alla seconda zona cambio, Garino ha scelto di ripartire per la maratona, optando per un passo più gestibile. I 42 km finali sono stati completati in 3h17’, correndo con l’obiettivo di concludere la prova, nonostante il dolore.
Il tempo finale è stato di 9h21’26”, che gli è valso il 21° posto di categoria S4 e l’83° assoluto su 1087 atleti al traguardo. Qui i risultati.
“Tallinn 2025 non sarà ricordato come la mia gara perfetta, ma come la gara che mi ha insegnato di più. Perché l’Ironman non è solo prestazione, è capacità di adattarsi, di lottare e di trovare nuova forza quando sembra che non ce ne sia più. E questa volta, quella forza l’ho trovata negli occhi e nelle voci della mia famiglia, che mi hanno permesso di tagliare il traguardo e portare a casa una medaglia che vale molto più di un tempo finale”.