Matteo Garino qualificato per i mondiali di Ironman alle Hawaii

Matteo Garino dopo il 143° posto agli Europei di Ironman a Francoforte si qualifica per i mondiali del 26 ottobre.
Matteo Garino in gara
Sport

Fin da piccoli corriamo, nuotiamo ed andiamo in bicicletta: sono attività ad un occhio poco attento semplici. Soffermandoci però per un istante sui 752 muscoli che si devono muovere in perfetta simbiosi per permetterci di svolgere queste attività, le cose si fanno più complicate. Dove risiede la difficoltà più grande in una gara di triathlon come l’Ironman? A rispondere è Matteo Garino, fresco di qualifica ai mondiali di Ironman alle Hawaii: “Non è solo una gara di bici, di corsa o una maratona, ma l’insieme delle tre. I rischi aumentano con il proseguire della gara e si arriva alla maratona dove c’è il rischio di prendere una storta o di uno strappo muscolare”.

Sono sovente le storie migliori quelle che iniziano con una sfida, in questo caso con sé stessi, capire se si è in grado di arrivare lì dove i più desistono. È una gara sprint che fa avvicinare Matteo Garino a questo sport, che racconta come in un primo momento ha riscontrato le difficoltà più grandi nella parte di nuoto, non essendo un nuotatore, e di come gli allenamenti devono essere costanti e mirati vista la complessità dello sport e gli sforzi a cui viene sottoposto il fisico. “Bisogna affrontare la gara per step una parte per volta – spiega ancora Garino – si inizia con il nuoto, la parte più veloce visto che iniziale, poi la parte di bici e infine la maratona”. Sette giorni alla settimana dove si allenano gruppi muscolari differenti e ci si concentra su una delle tre discipline.

Matteo Garino in gara
Matteo Garino in gara

Uno sport eccezionalmente complesso e che necessita non soltanto di un fisico ben allenato per essere praticato ma anche di una  grande determinazione, ed è proprio con questa che Matteo Garino riesce a guadagnarsi il 143° posto (25° di categoria) al Campionato Europeo di Ironman, a Francoforte, la settimana scorsa, in condizioni climatiche estremamente dure, 26 gradi sotto la pioggia battente. Superata la frazione di nuoto della durata di 3,8 km svolta senza muta viste le temperature (366 posto, in 1h07’05”) è passato poi alla parte di bici, lunga 180 km, in cui nonostante il fondo scivoloso riesce a terminare in ottima posizione (136°, in 4h33’38”) e infine la parte di corsa, molto regolare, per non correre rischio di strappi muscolari, concludendo la gara in 9h10’22” al 143° posto (quarto italiano dietro a Gregory Barnaby, Mattia Ceccarelli e Alessandro Fasolato). Con questa gara però non strappa soltanto la ventiquattresima posizione ma anche una qualifica per i mondiali che si svolgeranno il 26 ottobre a Kona alle Hawaii.

Matteo Garino cob la famiglia
Matteo Garino con la famiglia

Sovente una volta raggiunto l’obbiettivo guardandosi indietro non appare così nitido e ben definito il punto in cui si è iniziato ad ambire in alto, spiega Matteo Garino. “L’ho messo da parte come un obbiettivo da raggiungere, non sapevo in quanto tempo”. Quattro anni per arrivare a questo punto, fatti di sacrifici e dedizione, impegno e passione. I mondiali non sono un obiettivo da poco ma nonostante le difficoltà Matteo è riuscito a tramutare un ambizione in realtà arrivando li dove quattro anni fa mirava solamente.

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