Prima l’incontro transfrontaliero “Reine de l’Espace Mont Blanc”, con 40 bovine in gara (16 della Valle d’Aosta e del Vallese, 8 della Savoia) in programma sabato 19 ottobre, e poi la finalissima del 56° concorso regionale il giorno seguente, domenica 20 ottobre: l’arena Croix Noire di Aosta è pronta a ospitare un weekend di grande passione che AostaSera seguirà, come d’abitudine, in diretta streaming.
Con la vittoria conquistata ieri all’area verde di Gressan da Mauvaise, Mandoline e Alinghi, in quadro delle 210 regine che andranno a caccia dei tre bosquets più ambiti, è completo. Ieri ben 247 bovine si sono date battaglie per conquistare gli ultimi 12 posti a disposizione: tra queste la più pesante è stata Magalì di Gildo Bonin di Gressan, con 865 kg. La sua maggiore stazza però nulla è valsa in finale contro Mauvaise (677 kg) di Edi Viérin di Charvensod. Staccano il biglietto per la finale anche Varenne (602 kg) di Delio Viérin di Gignod e Lion (768 kg) di Alfreda Tillier di Gressan.
Stessa musica anche in seconda categoria, dove Edi Viérin piazza in finale altre due bovine, Mandoline (585 kg) e Marseille (589 kg), protagoniste di un ultimo combat tutto in famiglia. Si qualificano anche Suisse (586 kg) dei frères Abram di Doues e Gheriotta (584 kg) dell’azienda agricola Verney di Gressan.
Per quanto riguarda invece la terza categoria, la vittoria è andata a Alinghi (535 kg) di Pierre Bethaz di Gressan ai danni di Marmotta (534 kg) dei frères Dunoyer di Aosta. Accedono alla finalissima Strega (512 kg) di Davide Brunet di Gressan e Rubis (520 kg) della società Lo Solei di Quart.
L’appuntamento per seguire in diretta la competizione transfrontaliera è fissato per le 14 circa (l’orario preciso sarà comunicato in settimana), mentre per sapere chi sfiderà le tre reines regionali uscenti, Bijou di Enrico Grivel di Courmayeur, Lumière di Carolina Nolly di Châtillon e Frison di Luca Réan e Luca Challancin di Fénis, è per domenica pomeriggio, dalle 16.30 in poi su AostaSera.it. La telecronaca, anche quest’anno, è affidata al giornalista François Domaine.