Edizione speciale per la ventesima edizione del Trofeo Mezzalama, tappa della Grande Course e gara inserita nel calendario della Coppa del Mondo Lunghe Distanze che si asvolgerà il 25 aprile 2015 (le date per il recupero, in caso di maltempo, sono il 26 aprile e i primi 3 giorni di maggio). Per la prima volta nella storia moderna, infatti, per omaggiare l’anniversario dei 150 anni della conquista del Cervino, la gara partirà da Gressoney-La Trinité e dopo aver attraversato il ghiacciaio del Monte Rosa, toccando il Naso del Lyskamm, la parete Ovest del Castore e il Breithorn arriverà nel cuore di Breuil Cervinia.
"Siamo prossimi alla partenza di un’altra sfida – ha commentato durante la presentazione di venerdì scorso al Forte di Bard, il presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama, Giorgio Pession – un viaggio lungo il Monte Rosa che per celebrare i 150 anni della conquista del Cervino ha invertito il percorso rispetto alle passate edizioni".
Prima di entrare nel vivo della presentazione con la descrizione del nuovo percorso fatta da Adriano Favre, sul palco sono saliti due campioni sportivi dello sci nordico, Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani. Entrambi faranno parte della XX edizione del Trofeo con ruoli diversi: Federico Pellegrino sarà voce tecnica durante lo streaming video come inviato speciale dal rifugio Quintino Sella mentre Francesco De Fabiani, seguendo le orme del nonno, gareggerà con una delle squadre del Centro Sportivo Esercito.
"I punti salienti del percorso – ha quindi spiegato Favre – sono sicuramente la salita del “canale dell’aquila” che bisognerà percorrere a piedi sia perché non c’è lo spazio per salire con gli sci sia perché c’è una necessità di cambio d’assetto che dà respiro alla gara. Poi si prosegue verso il naso del Lyskamm lato est e lì c’è ancora un interrogativo su dove tracciare che troverà risposta a ridosso della gara: o si sale lungo il pendio di neve e ghiaccio che nelle edizioni precedenti è stato sceso oppure si sale più a sinistra guardando la parete del Naso su delle roccette. Quest’ultima opzione è più sicura perchè non vi è rischio di valanghe, ma c’è un terreno misto che richiede più dimestichezza nel muoversi in ambiente. La discesa invece è semplice, lungo l’itinerario di salita delle edizioni passate che si segue sostanzialmente fino a arrivare al Piccolo Cervino. Avrei voluto salire verso la Gobba di Rollin per poi scendere in fuori pista dalla cima, ma non si riesce perché le condizioni del ghiacciaio lo rendono impossibile. Passeremo quindi ancora una volta dove siamo saliti le passate edizioni, rimanendo però in fuori pista e in cordata fino a Plateau Rosà. A Plateau Rosà si potrà sciogliere la cordata e si inizierà a scendere al Colle del Teodulo, percorrendo il canale del Teodulo tutto fuori pista fino a Plan Maison dove si attraverserà la stazione. Credo che questo passaggio sarà un punto d’osservazione molto interessante per il pubblico. Si prosegue sulla “pista 5” e poi subito sulla “pista 3” fino al traguardo del Cretaz».
«Devo dire che il percorso mi piace molto – ha ribadito Favre – per la gente che vorrà venire a vederlo sarà più fruibile. E’ molto interessante l’idea di arrivare in una stazione sciistica mentre è ancora in piena attività».

