Lo sci diviene più inclusivo che mai in Valle d’Aosta grazie al progetto “Lo sci per tutte le abilità”, che fino al 31 marzo del 2024 cercherà di rendere cinque comprensori locali accessibili anche alle persone affette da disabilità motorie, sensoriali o intellettive. Courmayeur, Breuil-Cervinia, Gressoney-Saint-Jean, Pila e Saint-Barthélemy sono le zone pilota selezionate per le loro caratteristiche paesaggistiche e la loro equa ripartizione sul territorio. L’iniziativa è stata presentata durante l’assemblea del Cpel di ieri, martedì 28 febbraio. A disposizione vi sono 1,3 milioni di euro, di cui 1,2 milioni di euro finanziati tramite bando Ministeriale e 120 mila euro a carico della Regione.
Lo sci
Undici tra strutture interne alla Regione e partner esterni al progetto si impegneranno nella creazione di un nuovo modello di offerta turistica accessibile ai soggetti con bisogni particolari, che, prendendo le mosse dal solo comparto sciistico, possa in futuro essere adattato anche ad altre realtà sportive locali.
“A una prima mappatura dei comprensori sciistici finalizzata a individuare le zone pilota, ha fatto seguito una seconda mappatura dedicata invece alle strutture ricettive e di ristorazione e ai servizi accessibili sul territorio – ha raccontato la dirigente regionale Nadia Chenal -. Dopo aver realizzato opere di abbattimento delle barriere, acquisteremo e doteremo le scuole di sci di ausili e facilitazioni per la pratica dello sci e per le attività con le guide alpine”.
La formazione
Parte del progetto “Lo sci per tutte le abilità” riguarda anche attività di formazione dedicate sia a maestri di sci, guide alpine e pisteurs sia agli operatori turistici chiamati ad prendere contatto con la disabilità.
“Dato il crescente interesse per lo sci di fondo dimostrato negli ultimi anni e data la necessità di beneficiare di personale specializzato, abbiamo scelto di organizzare un nuovo corso per i nostri maestri dopo l’ultimo risalente al periodo pre-Covid – ha osservato Francesco Rao dell’Associazione valdostana maestri di sci -. Inoltre, comperare nuove dotazioni per le scuole di sci della Valle d’Aosta potrà essere di aiuto per le piccole stazioni che vogliano offrire un servizio più personalizzato”.
Il percorso pensato per le guide alpine, invece, sarà composto da 6 giornate in collaborazione con i maestri di sci e 2 giornate per la pratica di arrampicata, alpinismo ed escursionismo.
“I nostri programmi formativi potranno essere eventualmente ripetibili e prenderanno in via con una prima sessione tra aprile e maggio che coinvolgerà circa 60 tra direttori di pista e pisteurs – ha approfondito anche Enrico Privizzino da Avif e Avef -. Nel periodo autunnale effettueremo nuove lezioni per le fasce di personale abilitate alla gestione degli impianti, prevedendo anche supporti fisici e digitali per l’elaborazione di un marchio che garantisca l’accessibilità del comprensorio”
Divulgazione e tirocinio
Il progetto “Lo sci per tutte le abilità” contemplerà una conclusiva campagna promozionale svolta tramite distribuzione di materiale informativo e organizzazione di giornate di presentazione. In aggiunta, sarà prevista la creazione di un’area dedicata sul sito Love VdA, la quale permetterà alle persone con disabilità di programmare in maniera maggiormente agevole le proprie vacanze.
“Abbiamo pensato anche a un abbinamento con un tirocinio di 20 ore settimanali della durata di 3 mesi eventualmente prorogabili dedicato a 10 persone con disabilità – ha anticipato l’assessore regionale Giulio Grosjacques -. Grazie ad Adava, esse potranno così entrare nelle realtà alberghiere del territorio e conoscerle a fondo non più soltanto nella veste di clientela speciale che cerca di vivere nella normalità nonostante la disabilità”.
Abbattere le barriere attraverso lo sci
“Questo progetto riveste una grande importanza sul versante dell’inclusione ed entra nel più ampio concetto di un turismo accessibile che permette anche ai soggetti più fragili di fruire delle esperienze turistiche proposte dalla regione – ha spiegato Grosjacques -. Prendendo atto della crescita della propensione a viaggiare e della disponibilità di spesa per il turismo più alta degli individui con disabilità, sarà bene iniziare a sensibilizzare anche residenti, comunità accoglienti ed enti locali verso questa scelta etica e le sue implicazioni economiche”.
Il focus sportivo de “Lo sci per tutte le abilità” si rifà a un concetto di sport come veicolo di una nuova sensibilità, facilitatore di relazioni e fautore di inclusione.
“La Valle d’Aosta, che quest’anno è la Regione europea dello sport, vuole essere una regione per tutti, aperta e accessibile e lo sport costituisce uno strumento per raggiungere questo obiettivo – ha commentato ancora Grosjacques -. Capitalizzando i risultati di iniziative precedenti, sarà così possibile ampliare l’offerta dello sport valdostano per eccellenza, facendo conoscere la terra dei 4 mila a coloro che quotidianamente scalano le proprie barriere e affrontano le proprie difficoltà”.
I partner
Sono in totale cinque le strutture della Regione che si occuperanno delle varie fasi progettuali de “Lo sci per tutte le abilità”, i cui risultati saranno presentati in occasione della Giornata mondiale dei diritti delle persone con disabilità del prossimo 3 dicembre. Accanto a Enti e professioni del turismo e Sviluppo dell’offerta, marketing e promozione turistica facenti capo all’assessorato Turismo, sport e commercio, subentrano Infrastrutture funiviarie e Politiche per l’inclusione lavorativa facenti capo all’assessorato Sviluppo economico, formazione e lavoro e Invalidità civile, disabilità e tutele facente capo all’assessorato Sanità, salute e politiche sociali. Tra i partner esterni dell’iniziativa figurano invece l’Office régional du tourisme, l’Avms, l’Uvgam, l’Avif in collaborazione con l’Avef, l’Adava e il Co.Di.VdA, il Coordinamento disabilità Valle d’Aosta.