Simone Gamba, 36 anni, dipendente pubblico e appassionato pescatore valdostano residente a Donnas si è aggiudicato nel weekend appena trascorso il titolo italiano seniores di pesca alla trota in lago 2025 nella finale svolta sul Lago Cronovilla, in provincia di Parma.
La sua passione per la pesca è nata fin da bambino. “Ho iniziato all’età di tre anni, accompagnato dal mio nonno Bruno nei torrenti della Dora Baltea e nei laghetti di pesca sportiva a pagamento”.
La sua specialità è quella della pesca alla trota in lago, disciplina regolamentata dalla FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato – che viene fatta utilizzando esche naturali come camole e vermi per catturare i pesci. Le prime gare cominciano all’età di 10 anni nella società di pesca della Walser Mont Rose.
A 22 anni il primo successo a livello nazionale con la vittoria del campionato italiano individuale nella categoria giovani che gli ha consentito di fare il salto di qualità e lo ha portato ad iscriversi alla società milanese ASD Mediolanum e dal 2015 nell’ASD Seveso Tubertini. “In questa società ho raggiunto i migliori risultati. Nel 2019 ho vinto il campionato élite a squadre, nel 2021 l’italiano a coppie e quest’anno il campionato a box, ossia a gruppi di quattro persone, fino ad arrivare al titolo individuale di pesca alla trota.
Posso dire di aver vinto tutte le principali competizioni di pesca alla trota in lago con esche naturali”. La gara svolta pochi giorni fa è stata molto competitiva – ha raccontato Gamba – perché “per partecipare alla finale bisogna superare le selettive dei campionati provinciali e altre due prove che selezionano i migliori cento pescatori italiani“. La finale del campionato italiano si articola in tre prove, con i cento pescatori divisi in gruppi da cinque, chiamati settori, in cui ciascun concorrente compete contro gli altri quattro del proprio gruppo. Per vincere il titolo è necessario ottenere i migliori risultati, cioè tre primi posti nelle tre gare. Nelle due prove svolte il sabato e una la domenica, dopo le prime due gare, erano rimasti solo cinque pescatori ancora in lizza con due primi posti ciascuno. “Nella terza prova se più concorrenti ottengono tre primi posti vince chi cattura più trote. Alla fine ci siamo giocati il titolo in cinque, ma dato che sono riuscito a conquistare il terzo primo posto, si è reso inutile contare il numero totale di trote pescate”.
Il pescatore di Donnas ha voluto condividere la gioia della vittoria con i compagni di società e con le persone che lo hanno seguito. “Vincere il campionato italiano individuale è stata la ciliegina sulla torta perché si tratta di uno dei titoli più difficili da conquistare e sono felice di essere probabilmente il primo della Valle d’Aosta a raggiungere questo traguardo”.
Simone sottolinea anche le difficoltà che la disciplina sta affrontando. “Negli ultimi anni la pesca sportiva ha visto diminuire gli appassionati, soprattutto per l’aumento dei costi delle attrezzature e delle gare che sono aumentati di molto rispetto a quando ho cominciato io. Ma ci sono ancora giovani motivati e se devo dare un consiglio a qualcuno che vuole cominciare è di ascoltare sempre i consigli dei pescatori più esperti e di non mollare mai nonostante le difficoltà”.
Infine, una dedica speciale a suo padre. “Purtroppo non c’è più ma è solo grazie a lui se ho potuto partecipare alle gare fin da piccolo e oggi posso festeggiare questo importante successo”.
Una risposta
Molti amici vanno a pescare trote a Pontey, la sera. Sono meno umili di Simone.