Il periodo dovrebbe essere quello propizio per ritrovare la pace e la serenità con gli altri, ma tra Alessandra Nicoletti e Francesca Canepa la relazione sembra destinata a rimanere congelata.
L’ultimo atto tra VDA Trailers e l’atleta reduce dalla vittoria alla “100 miglia dell’Istria” è andato in scena da poco, nel contesto del Tor des Châteaux che prenderà il via tra un mese. “Mi è arrivato un messaggio di invito da Alessandra Nicoletti”, racconta Francesca Canepa. “Ero stupita, non me l’aspettavo. Mi ha fatto i complimenti per la vittoria e mi ha chiesto se avessi voluto partecipare al Tor des Châteaux. Ero combattuta ma ho deciso di essere morbida e possibilista: la condizione era quella di riconoscere che, al famoso Tor des Géants del 2014, il mio passaggio era regolare e la squalifica andava tolta. Tutto qui”. Invece, dall’altra parte non c’è stata la risposta che Canepa si aspettava: “Ho invitato Francesca via Whatsapp”, spiega Nicoletti. “Mi ha detto di essere rimasta stupita, ma non ne capisco il motivo, visto che la invitiamo ogni anno al Tor des Géants. Ha detto che le abbiamo fatto un torto e che le dobbiamo delle scuse, e per una gara con 50 iscritti [in realtà sono 80: 35 per la 100 km e 45 per la 170 km, ndr]non vuole associare il suo nome al nostro a meno che non avessimo rimediato a quanto successo 3 anni fa. Da parte nostra è chiusa lì, sono cose che appartengono ormai al passato, dai due punti di vista”. Il famoso mancato passaggio da Les Goilles, che costò la squalifica all’atleta che stava dominando il Tor 2014 dopo averlo già vinto in passato, rimane il nodo su cui nessuna delle due parti sembra disposta a cedere. “Dal punto di vista umano, prima ancora che sportivo, ho avuto un danno enorme: è stata messa in dubbio la mia onestà e correttezza”, dice Canepa. “A me farebbe molto piacere partecipare ad una gara del genere, per onorare la Valle d’Aosta ed i valdostani, ma non a queste condizioni. Non torno con la coda tra le gambe, non ho intenzione di mollare su niente”, conclude Canepa. La versione di Alessandra Nicoletti: “Se vuole, il posto per lei c’è. Non era stata una decisione presa con leggerezza, abbiamo fatto le verifiche e c’erano dei dati oggettivi. Ho praticamente visto Francesca iniziare a correre, non avrei alcun motivo di ripicca o di rivincita: anzi, sono felice quando vince. Nessuno ha messo in dubbio la sua onestà, nessuno ha pensato che l’abbia fatto in malafede: purtroppo capita a tutti di sbagliare, soprattutto in una gara così dura in cui la lucidità può venire a mancare”. Per quanto riguarda il Tor des Châteaux, Nicoletti è consapevole che il basso numeri di atleti è dovuto al fatto che si tratti di una prima edizione, ma è contenta del coinvolgimento dei Comuni ed è ottimista per le prossime edizioni.
La distanza tra le due grandi eccellenze del trail valdostano – una dal punto di vista sportivo, l’altra dal punto di vista organizzativo – è dunque destinata a rimanere ben maggiore di quei 170 km del Tor des Châteaux.