Tor des Géants, cambia il percorso: entra il Rifugio Magià ed escono il Bonatti e il Sogno

Risolta la grana Cogne. “Dopo un proficuo tavolo di confronto con il Sindaco Franco Allera, a Cogne tutto rimane esattamente come nelle edizioni precedenti: stessa struttura per la base vita e medesima efficiente organizzazione”.
Bandierina Tor des Géants, foto di Romuald Desandré
Speciale Trail, Sport

Nuova base vita a Valgrisenche, via i punti ristoro al rifugio Sogno e al Lago Vargno, la new entry del Rifugio Magià e infine sparisce dal percorso il rifugio Bonatti. Sono queste alcune delle novità che gli organizzatori del Tor des Géants, l’Associazione Vda Trailers ha voluto, in alcuni casi, e in altri ha dovuto, apportare al tracciato della gara, in programma dall’11 al 18 settembre.

Nell’annunciare le novità sul sito il Tor – che può contare sui due nuovi sponsor Hoka One One e Ricola –  parla della volontà di “valorizzare nuovi ambienti naturali fino ad ora non attraversati, per dare valore, in pieno accordo con i Comuni di competenza, a nuove strutture varate di recente e che dunque vale decisamente la pena conoscere e, infine, per evitare brevi tratti che in caso di deciso maltempo potrebbero creare qualche difficoltà a concorrenti già affaticati”.

La prima base vita è stata, quindi, spostata dal paese di Valgrisenche a località Bonne. Dalla base si percorrerà la strada che porta in fondo all'antico bacino lacustre, per poi raggiungere l’Epée lungo il sentiero che attraversa un bosco di larici monumentali, con secoli di vita sulle spalle. Durante il passaggio dei runners la strada che porta a Bonne sarà chiusa alle auto degli accompagnatori, che dovranno essere lasciate ai parcheggi di Valgrisenche. Saranno comunque a disposizione delle navette gratuite.

Il rifugio Sogno così il lago Vargno non saranno più punto ristoro. Sulla valle di Cogne sarà potenziato il punto Les Goilles, reso famoso nel 2014 quando per il mancato controllo di passaggio Francesca Canepa fu squalificata.

Sempre rimanendo su Cogne sembrano venute meno le difficoltà da parte dell’Amministrazione a concedere ai Vda Trailers la struttura della base vita nella palestra comunale, dove la sera prima si terrà la festa finale dei volontari del 4k.
“Dopo un proficuo tavolo di confronto con il Sindaco Franco Allera, a Cogne tutto rimane esattamente come nelle edizioni precedenti: stessa struttura per la base vita e medesima efficiente organizzazione” spiega l’organizzazione.

Al Lago Vargno il punto di ristoro è stato spostato un po’ più in alto (con un allungamento di 2 chilometri circa e 300 metri di dislivello positivo), “per dare lustro al nuovo rifugio della Balma” spiegano gli organizzatori. Vargno rimane comunque il punto in cui è attiva la barriera oraria (spostata avanti di un’ora) e dove far arrivare le auto 4×4 per ogni necessità organizzativa.

Altra novità interessa Champoluc. Scendendo dal Rifugio Crest i runners potranno rifocillarsi nelle nuove Monte Rosa Terme, anche se difficilmente avranno tempo di godere di saune e acque termali. La barriera oraria è spostata a Champoluc (giovedì, ore 13).
Aperto da poco entra a far parte dell’edizione 2016 del Tor il nuovo rifugio Magià nel Comune di Nus. “Oltrepassate le Finestre di Tsan non si sale verso il bivacco Reboulaz, ma, al contrario, si scende verso il nuovo rifugio Magià, seguendo l’originale tracciato dell’Alta Via 1” si legge ancora nella nota di Vda Trailers.

Arrivati ad un passo dalla fine del “viaggio” quest’anno i giganti non passeranno a salutare il Rifugio Bonatti. “Decisione degli organizzatori” commenta laconico il gestore del rifugio. Secondo la versione ufficiale il Bonatti sparisce dal percorso per “motivi di traffico. Il rifugio, infatti, per la sua posizione e per la facilità ad essere raggiunto dal fondovalle, anche in settembre è fortunatamente ben frequentato dai turisti e trekker. Questo crea qualche problema di affollamento con il passaggio del Tor”.

Gli atleti, quindi, dopo esser passato sul Col Malatrà non dovranno scendere nel vallone sottostante dove c’è il Bonatti ma procedere mantenendosi il più possibile in quota fino a raggiungere il Pas Entre Deux Sauts, a 2524 metri. Da qui si scende nel vallone di Arminaz fino a riagganciarsi al tradizionale sentiero-balcone sulla Val Ferret e raggiungere il Rifugio Bertone, ultimo ristoro prima della discesa finale verso l'agognato traguardo nel centro di Courmayeur.

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