Giusto il tempo di archiviare i chilometri e le emozioni dell’Ultra-Trail du Mont-Blanc, che gli appassionati della corsa in montagna sono pronti all’evento più atteso dell’anno: tra meno di una settimana prenderà il via la nona edizione del Tor des Géants e, con lui, il secondo Tot Dret.
Non cambia la formula del Tor: 330 km con 24.000 metri di dislivello positivo sui sentieri della Valle d’Aosta, sulle Alte Vie numero 1 e 2. Cambia (di poco) il percorso, con la base vita di Valgrisenche spostata da Bonne al centro del paese ed il tratto tra Valtournenche ed il Rifugio Magià, con passaggio all’’Alpe Gordza. Cambiano, però, soprattutto gli orari, con la partenza da Courmayeur prevista per domenica 9 settembre a mezzogiorno, due ore dopo il tradizionale “via” delle ore 10: ad influire sulla decisione sicuramente la speranza di avere più gente ad attendere i primi giganti all’arrivo, dopo che l’anno scorso l’arrivo del basco Javier Dominguez Leto era avvenuto alle 6.12 del mattino.
Degli 884 iscritti, saranno più di 70 gli atleti di casa che tenteranno di tornare a Courmayeur entro le 18 di sabato 15 settembre, ma di loro due su tutti cercheranno di conquistare posizioni alte, se non altissime. C’è Franco Collé, che vorrà riprendersi quanto visto sfumare l’anno scorso a poche ore dal traguardo, e ci sarà Sonia Locatelli, che proverà a ripetere l’exploit di pochi giorni fa alla TDS anche se su una distanza a lei meno consona. Non ci sarà, invece, Lisa Borzani, che a causa di un infortunio non riuscirà a dare l’assalto al terzo titolo consecutivo.
Questi sono gli altri valdostani impegnati: Bacco Maurizio, Barmasse Piero, Belfrond Marco, Bellotto Maurizio, Berruquier Paolo, Bisazza Enrico, Bracotto Giovanni Giuseppe, Bracotto Maurizio, Caracciolo Francesco, Carbogno Luigia, Carcereri Ezio, Casale Luigi, Cerise Stefano, Chaberge Fabrizio, Chanoine Armando, Cornaz Mauro, Cuneaz Fabrizio, Curtaz Claudio, Dagnes Narciso, De Amici Carlo, Diemoz Paolo, Distort Corrado, Ducly Remo, Enrico Davide, Esposito Salvatore, Franchi Edy, Gandini Mauro, Ghignone Edoardo, Imperial Vilmo, Jaccond Ermando Ivan, Junod Nadir, Lucot Armand, Macchiavello Giorgio, Machet Erik, Manolino Davide, Mareliati Fabio, Mareliati Ylenia, Marzano Massimo, Medici Andrea, Mercurio Marco, Merlet Laurent, Milani Diego, Minoggio Sergio, Navarra Gianluca, Orella Adriano, Paillex Gianni, Patierno Gennaro, Pieiller Denis, Pont Marcella, Priod Giancarlo, Ramella Bagneri Fausto, Raso Andrea, Rosset Enrico, Rossetti Ilaria, Rossi Franz, Roux Remo, Savoye Marco, Serrajotto Marino, Sordi Paolo, Spicci Sergio, Suquet Francesco, Tegas Salvatore, Thiébat Orlando, Tiotto Riccardo, Tormena Fabio, Turini Giuditta, Vierin Aline, Zanarella Cristiano, Zanovello Giulia, Zuncheddu Matteo.
Cambia molto, invece, per il Tot Dret: cancelli orari spostati fino a sei ore in più e partenza anticipata dal mercoledì a martedì 11 settembre alle 21 da Gressoney. L’arrivo è sempre a Courmayeur, al termine dei 130 km con 12.000 metri di dislivello. Gli iscritti sono 310, ma un calo abbastanza evidente rispetto all’anno scorso arriva soprattutto dagli atleti di casa: 173 i valdostani che nel 2017 si erano iscritti, 92 quelli di quest’anno. C’è da dire che l’anno scorso, trattandosi di una prima edizione, molti hanno visto il Tot Dret come una lunga escursione e non come una gara. Chi di sicuro non la prenderà come una scampagnata è Giuliano Cavallo, che entra di diritto tra i favoriti nonostante un’operazione alla fine dell’anno scorso: “Da febbraio mi sono messo d’impegno con il recupero mirato e gli allenamenti, se la fortuna mi assiste l’obiettivo della stagione è proprio il Tot Dret”. Non starà certo a guardare Enzo Benvenuto che, galvanizzato dalla grande prestazione all’UTMB, cercherà di recuperare in tempo dalla fatica, mentre tra le donne può dire la sua Gloriana Pellissier. A proposito di grandi prestazioni all’UTMB, al Tot Dret è iscritto anche Pierino Stacchetti, vincitore della gara francese nella categoria V3. Cavallo e Benvenuto dovranno guardarsi da Gianluca Caimi, secondo l’anno scorso dietro Cesare Clap (che quest’anno non ci sarà), e da Marco Vuillermoz, che cercherà di rivalersi sulla sfortuna del 2017, quando un congelamento delle cornee gli impedì una vittoria pressoché certa. Un discorso a parte merita Francis Desandré, atleta instancabile che corre con una protesi con il suo progetto Gambe in Spalla in staffetta con Fabienne Sava-Pelosse, Lino Cianciotto, Massimo Cavenago e Moreno Pesce (qui potete sostenere il documentario ed il suo progetto). Ecco gli altri valdostani: Artaz Tiziano, Ascenzi Alex, Ascoli Alessandro, Bagna Mirko Mario, Bari Gianpiero, Bellone Cristina, Bellotto Erik, Bersi Andrea, Bertoni Massimo, Bieller Didier, Billet Mirko Angelo, Bisazza Tiziano, Borroz Riccardo, Bovet Ruben, Brambilla Luca, Breuvé Michel, Caddeo Andrea, Cappelletti William, Castellaro Alessandro, Chatrian Matteo, Chaussod Orlando, Colabello Luigi, Colella Mattia, Corsico Piccolino Annamaria, Dalbard Remo, Di Luozzo Nicola, Di Mambro Gianni, Di Sebastiano Andrea, Diano Fortunato, Framarin Sergio, Frisullo Roberto, Galloni Fabrizio, Gerard Antonio, Giuntoli Giuseppe, Hérin Romano, Herren Muriel, Herren Solange, Jeantet Fulvio, Laurent Yuri, Marquis Patrick, Meynet Mauro, Migliore Sergio, Moret Thierry, Nolly Dino, Olsson Hans, Orlando Pietro, Orsini Alessio Bortolo Sergio, Peaquin Edi, Pellegrino Piero, Pellissier Matteo, Perolini Roberto, Perruquet Rudy, Pession Jean, Pretti Giovanni, Raga Luca, Rapelli Roberto, Rial Sibilla, Riban Denis, Ricciardiello Antonio, Roullet Claudio, Roullet Maria Paola, Roveyaz Marino, Rubbo Igor, Sciessere Nadir, Statti Nicolas, Stevenin Elia, Stevenin Diego, Thomain Luca, Tota Enzo, Tripodi Mirko, Trucco Ermes, Turani Marco, Vallet Jean Louis, Vallet Dominique, Vallet Rudy, Vaser Ylenia, Venere Federico, Venturini Jarno, Viot Valter, Vuillermoz Mario, Zemoz Andrea.