Ad Aosta tre giorni di trekking urbano con protagonista la Via Francigena

Dal 31 ottobre al 2 novembre si potrà scoprire a piedi la città lungo un itinerario di 3,6 chilometri lungo la storica Via Francigena.
Trekking urbano
Turismo

La Via Francigena, la Cattedrale, la chiesa di Saint-Étienne con la statua di San Cristoforo, protettore dei viandanti. Non più uno ma tre giorni per esplorare a piedi la città di Aosta, sulle tracce del Giubileo. È il trekking urbano, l’iniziativa lanciata diversi anni fa dal Comune di Siena per promuovere il turismo dolce che si terrà in 85 città italiane, compreso il capoluogo valdostano, dal 31 ottobre al 2 novembre.

L’itinerario – pensato dal Comune e dall’Équipe Arc-en-ciel – s’ispira al tema scelto per questa edizione, “Le vie del Giubileo tra storia, cultura e spiritualità”. Sarà lungo 3,6 chilometri per una durata complessiva di due ore e mezza. Si partirà dalla piazza Chanoux per raggiungere la Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove è prevista una sosta per spiegare il legame tra l’edificio sacro e la Via Francigena. Si proseguirà alla volta di Piazza Roncas e via Martinet per una visita alla chiesa di Saint-Étienne, tappa obbligata dei pellegrini di un tempo prima della salita verso il colle del Gran San Bernardo. È qui che trova posta la statua di San Cristoforo, protettore dei viandanti. Dalla città si salirà verso Mont Cenis, la zona dei vigneti sotto la frazione Grand-Signayes per uno sguardo panoramico su Aosta prima del rientro al Museo archeologico regionale. Nelle tre giornate sono previste due partenze – alle 10 e alle 14.15 – con prenotazione obbligatoria all’indirizzo info.equipearcenciel@gmail.com. La partecipazione è gratuita ed è prevista una borraccia in omaggio per chi aderirà.

Un’iniziativa che “si colloca in un periodo turistico considerato morto che si colloca tra le varie iniziative portate avanti in passato – e lo saranno anche in futuro – per avere degli eventi tutto l’anno – spiega il neo sindaco, Raffaele Rocco, alla sua prima conferenza stampa -. Aosta è una città di cultura e tradizione che merita di essere visitata e goduta fino in fondo tutto l’anno”. Per Rocco, il tema scelto per questa edizione del trekking urbano “calza a pennello con la città di Aosta che era l’ultimo punto di civiltà prima di arrampicarsi verso il colle del Gran San Bernardo, dove il pellegrino poteva rifocillarsi e ottenere tutte le benedizioni per poter proseguire in pace. Questo trekking non è soltanto un passeggiare tra la storia ma un rievocare tutti quei pellegrini che nel corso dei secoli hanno attraversato queste strade”.

L’iniziativa che di solito si svolgeva su una giornata, coprirà quest’anno un intero fine settimana. “Il progetto si è ampliato e il Comune di Siena ha permesso alle amministrazioni di prevedere oltre al 31 ottobre, che è la Giornata nazionale del trekking urbano, anche altre date – spiega Antonella Barbieri dell’Ufficio Manifestazioni del Comune -. Noi abbiamo aderito prevedendo anche l’1 e il 2 novembre, visto che gli anni precedenti c’era stato un boom di iscrizioni e i posti si erano esauriti subito”. Da qualche anno, il trekking urbano “ha iniziato a non interessare più solo persone locali ma a attirare turisti – aggiunge Stefano Maffeo dell’Équipe Arc-en-ciel -. Lo scorso abbiamo avuto 200 persone di cui 50 fuori Valle”. L’idea, insieme alle altre città italiane, è di arrivare a organizzare la Settimana del trekking urbano.

Una risposta

  1. Beh adesso non esageriamo. Nel medioevo Aosta non era ‘l’ultimo punto di civiltà prima di arrampicarsi (?) verso il Colle del Gran San Bernardo’! L’itinerario classico della via Francigena, descritto dall’arcivescovo Sigerico nel 990, comprende Echevennoz a Etroubles come tappa ufficiale. Chiese, monasteri, case forti, sedi nobiliari, villaggi e testimonianze oltre che di civiltà, anche di spiritualità e cultura erano presenti su tutto il percorso. Se lo lasci dire, ingegnere, su questi temi era sicuramente molto più preparato Girardini 🙂

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