Dai pionieri all’ospitalità d’eccellenza: il Bellevue celebra 100 anni

Il Bellevue di Cogne festeggia i suoi 100 anni. La famiglia Roullet racconta una lunga storia fatta di accoglienza, visione e legame con il territorio.
Staff Bellevue
Turismo

I preparativi sono iniziati sei anni fa. In quell’occasione, guardando a questo 2025 e al traguardo dei 100 anni, Laura Roullet e tutta la sua famiglia decidono di immortalare in un video ricordi e speranze per l’azienda. E oggi, sei anni dopo, immagini e parole scorrono sullo schermo de la Maison de la Grivola a Cogne. In sala tanti clienti storici dell’Hotel Bellevue, amici e collaboratori, tutti in silenzio a guardare Piero Roullet, scomparso nel gennaio del 2022, raccontare quel sogno trasformatosi in realtà, la sua visione, vincente, dell’accoglienza.

Piero Roullet
Piero Roullet

La “casa”, come tutta la famiglia Roullet ama definirla, vede la luce nel 1925 e fin da subito diventa meta apprezzata da famiglie genovesi, torinesi e milanesi. Leone Cesariano Cunéaz, figlio dei fondatori, dopo un’esperienza al Negresco di Nizza, incontra Maria Romilda Albert, la sposa e la rende la signora del Bellevue.

Cartolina Storica Bellevue
Cartolina Storica Bellevue

Sono gli anni, ricorda Piero Roullet, della grande espansione dovuta all’attività mineraria del ferro. L’albergo fu costruito esattamente con la forma e le dimensioni che ancora oggi ne caratterizzano la struttura. Durante la guerra, i cognein non furono arruolati poiché impegnati nelle miniere, considerate servizio militare. I tedeschi salirono a cavallo per distruggere alcune case, fra cui l’hotel, ritenuto sospetto per gli incontri fra i reali italiani con il re del Belgio. Le stanze erano piccole, simili a quelle dei rifugi. Negli anni Sessanta si intervenne con i primi lavori strutturali: nuovi solai in cemento armato, camere con bagno e arredi più curati.

All’epoca, il turismo era considerato un’attività secondaria, prosegue il racconto di Piero Roullet. “Era bene avere un albergo, ma meglio se il proprietario faceva l’insegnante o aveva una stalla. In agosto le stanze venivano affittate tutte, anche quelle dei proprietari, che si adattavano a dormire sul cassone del camion messo in garage. La clientela era composta da famiglie borghesi del Nord Italia che trascorrevano l’intera estate in montagna”.

Festeggiamenti per i 100 anni del Bellevue
Festeggiamenti per i 100 anni del Bellevue

A Romilda subentrarono i figli Umbertino e Pia. Pia sposò Carlo, che un giorno chiamò sua sorella Paola e il marito Piero, che vivevano a Saint-Christophe e facevano tutt’altro mestiere. Decisero di trasferirsi a Cogne e fondare una società per gestire l’albergo. Era il 1983. Due anni dopo cominciarono i lavori più importanti.

“Ho cercato di capire se si potesse trasformare l’albergo in una vera azienda. Ho fatto l’architetto senza averlo mai studiato, ma l’albergo è soprattutto fatto dalle persone che ci lavorano”. Negli anni Novanta fu realizzata una struttura polifunzionale con piscina e spazio congressi. Nel 2012 venne acquistata la pensione di fronte, con 25 camere trasformate in sole sei suite.

Oggi al timone c’è Laura Roullet, che guida l’azienda con la madre Paola, lo zio Carlo, il marito Domenico Imbimbo e i figli Pietro e Leonardo.
In sala, tra i momenti più toccanti della celebrazione, la proiezione di un videomessaggio: a parlare al nonno Piero, Sophie Borney, ballerina di danza contemporanea in Germania. Con voce ferma e parole cariche di affetto, ha raccontato al nonno le vite dei figli e dei nipoti, ringraziandolo per la passione che è riuscito a trasmettere a ciascuno di loro.

In questi 100 anni, il Bellevue è diventato più di un albergo. Una grande famiglia fatta di oltre 90 collaboratori, alcuni premiati oggi per gli oltre dieci anni di servizio. Ha ospitato regnanti, politici, imprenditori e tante personalità note del mondo della cultura e dello spettaolo.
Dal 2000 fa parte di Relais & Chateaux ed è sempre presente nella Guida Michelin fin dalla prima edizione italiana.

Festeggiamenti 100 anni Bellevue
Festeggiamenti 100 anni Bellevue

“Il futuro? Nessuno può vederlo.  – dice Pietro Imbimbo Roullet – Ma possiamo costruirlo, giorno dopo giorno, con la stessa passione, autenticità e dedizione di chi ha aperto le porte di questa casa per la prima volta cent’anni fa”.

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