La Regione intervenga urgentemente “sia legislativamente in forza delle competenze statutarie in materia di turismo e urbanistica, sia attivandosi con il Ministero del Turismo, affinché l’ottenimento del Cin possa essere richiesto, dai proprietari di appartamenti affittati per periodi superiori a trenta giorni, a prescindere dal Cir, così da evitare che migliaia di proprietari valdostani vengano sanzionati per la mancanza del Cin successivamente al 1° gennaio 2025.” E’ quanto chiede l’Uppi VdA denunciando le difficoltà sulla richiesta del Cin e evidenziando la necessità di adeguare la legge regionale 11/2023 c”he ha limitato l’applicazione del Cir ai soli contratti di locazione di durata non superiore ai 30 giorni”.
L’Uppi valuta negativamente “il fatto che il codice Cin riguardi tutte le locazioni turistiche e non solo gli affitti brevi, così come individuato dal legislatore regionale, ne consegue che la normativa nazionale si è inevitabilmente incrociata con la normativa regionale. Per il locatore di alloggi turistici è possibile richiedere il Cin solo dopo aver ottenuto il codice Cir, nonostante la L.R. n. 11/2023 abbia stabilito l’obbligatorietà del Cir per le sole locazioni brevi, ma il Ministero del Turismo ha allargato l’applicazione del Cir per ottenerne il Cin, anche ai contratti superiori a 30 giorni”. L’associazione dei piccoli proprietari evidenzia inoltre come la richiesta del Cir richieda “una serie infinita di incombenze, sia amministrative che fiscali, che rendono veramente estenuante lo sforzo richiesto ai proprietari immobiliari.”