Dopo aver ottenuto lo scorso anno la registrazione dei marchi d’impresa “Cervinia” e “Breuil-Cervinia” per attività di pubblicità, marketing e promozione, Claudio Salto e Mauro Collomb, entrambi residenti a La Thuile, hanno presentato due nuove domande di registrazione.
A fine dicembre, infatti, i due hanno avanzato ulteriori richieste all’ufficio marchi e brevetti. La prima, depositata il 19 dicembre, riguarda l’utilizzo del nome “Cervinia” per prodotti di abbigliamento. La seconda, presentata il giorno successivo da Mauro Collomb, prevede la registrazione del termine “Cervinia” con una grafica particolare: la lettera “a” è stilizzata come una “v” capovolta, raffigurando la cima di una montagna. Questa versione del marchio è destinata all’utilizzo su occhiali da sole e caschi di protezione.
Le nuove richieste non sono passate inosservate al Comune di Valtournenche, che nei mesi scorsi aveva già avviato un’azione legale contro i due cittadini di La Thuile – il primo macellaio, il secondo maestro di sci – contestando la legittimità delle precedenti registrazioni.
L’amministrazione comunale considera l’azione dei due “del tutto illegittima e gravemente lesiva” degli interessi del Comune e della collettività. Il Comune sottolinea come le registrazioni dei marchi siano “affette da plurime ragioni di nullità” e ritiene “radicalmente infondata” la pretesa di Salto e Collomb di vietare l’uso dei toponimi da parte dell’ente pubblico.
Per questo motivo, il Comune aveva affidato il caso allo Studio Bonelli Erede, richiedendo un parere legale, la redazione di una diffida e dell’atto di citazione, oltre a un’assistenza giuridica per l’eventuale contenzioso.
Nei giorni scorsi i legali hanno segnalato all’amministrazione le nuove richieste di registrazione. Il Comune tenterà ora di ottenere il rifiuto delle domande producendo osservazioni a supporto della propria opposizione. Se tali osservazioni non dovessero essere accolte, l’ente si riserva di avviare un nuovo procedimento giudiziario per tutelare l’uso pubblico del toponimo “Cervinia”.
La registrazione dei marchi Breuil-Cervinia e Cervinia arriva in tribunale
17 ottobre 2024
Dalle parole ai fatti. La registrazione dei marchi Breuil-Cervinia e Cervinia da parte di due privati finisce in Tribunale. Il Comune di Valtournenche il 14 ottobre scorso, tramite i propri legali, ha notificato un atto di citazione ai due residenti di La Thuile, Claudio Salto e Mauro Collomb, proprietari dei marchi.
Nel ritenere l’azione compiuta dai due cittadini “del tutto illegittima nonché gravemente lesiva dei propri interessi e diritti, come anche di quelli dell’intera collettività” il comune evidenzia in una nota come le registrazioni dei marchi siano “affette da plurime ragioni di nullità ed è in ogni caso radicalmente infondata la pretesa di tali soggetti affinché il Comune cessi l’uso dei toponimi in questione”.
L’amministrazione comunale nei giorni scorsi aveva affidato un incarico allo Studio Bonelli Erede con sede in Milano di 62mila euro, chiedendo un parere preventivo, la redazione della diffida e la redazione dell’atto di citazione, oltre ad una consulenza ed assistenza nell’eventuale contenzioso e fino alla fine del primo grado di giudizio.
“Non siamo preoccupati, è tutto in mano ai legali e vediamo cosa ne esce” si limitava a dire nei giorni scorsi Massimo Chatrian, il vice sindaco. “Valuteremo chi ci rimette e chi ci guadagnerà”.
Due cittadini di La Thuile comprano il marchio d’impresa Breuil-Cervinia e Cervinia
22 luglio 2024
Cervinia o Breuil-Cervinia non è un semplice nome ma è un brand, ovvero un marchio, conosciuto da tutti e con un valore, anche economico.
Così quando l’allora amministrazione comunale di Valtournenche decise di cambiare il nome ufficiale della frazione di Valtournenche in “Le Breuil“, due residenti di La Thuile, Claudio Salto e Mauro Collomb, il primo macellaio, il secondo maestro di sci, non ci pensarono due volte ad acquistare il brand.
La richiesta di registrazione del Marchio d’impresa al Ministero competente è datata 6 dicembre 2023, pochi giorni dopo la notizia del cambio di denominazione e del successivo polverone mediatico innescatosi. Sei mesi dopo, il 5 giugno scorso, è arrivato il rilascio dei relativi attestati: Cervinia e Breuil Cervinia appartengono ora per il 70% a Claudio Salto e per il 30% a Mauro Collomb.
Il marchio, che ha validità 10 anni dal deposito della domanda e può essere rinnovato all’infinito ogni 10 anni, è stato registrato per esser tutelato in alcune classi: servizi di pubblicità, marketing e promozione; organizzazione di esposizioni per scopi commerciali o pubblicitari; ricerca di sponsor, promozione di prodotti e servizi attraverso la sponsorizzazione di eventi sportivi gestione amministrativa di alberghi; servizi di formazione sportiva e fitness; organizzazione di esposizioni per scopi culturali ed educativi; servizi culturali, educativi o d’intrattenimento forniti da parchi di divertimento, gallerie d’arte e musei; servizi resi in relazione alla preparazione di cibi o bevande per il consumo servizi per la fornitura di alloggi temporanei, compresi gli hotel.
“E’ stata un’occasione finanziaria” spiega Claudio Salto. “Sono nato a Cervinia e mi giravano le scatole quando ho letto la notizia del cambio di denominazione. Ho pensato che, vista la bomba mediatica, qualcuno avrebbe pensato a registrare il marchio e così l’ho fatto io per primo”.
La volontà dei due Thuileins è di offrire gratuitamente l’utilizzo del marchio al Comune di Valtournenche e ai commercianti.
“Avevamo avvisato il comune il 20 febbraio scorso, ma non abbiamo ricevuto risposta” prosegue Salto, spiegando di aver già in programma tutta una serie di iniziative per vedersi remunerato il marchio registrato. “Se organizziamo ad esempio una Coppa Europa di sci o un concerto internazionale il nome andrà remunerato. Per altre iniziative potremo decidere se cederlo gratuitamente o meno”.
Nel frattempo nel marzo scorso il Consiglio comunale ha approvato una delibera per ritornare alla denominazione Breuil-Cervinia, ma i tempi non sembrano brevi.
“Lo studio sulle denominazioni era datata 2011 e si è arrivati al decreto nel 2023” ricorda il vice sindaco Massimo Chatrian. “Al momento sono in corso le valutazioni con la Regione e il Brel per tornare alla denominazione Breuil-Cervinia. Ci sono dei passaggi fondamentali che si stanno facendo, ma non so quali saranno i tempi necessari”.
L’iniziativa dei due cittadini di La Thuile non preoccupa però il vicesindaco. “Quando ci chiedono un patrocino è sempre il logo del comune di Valtournenche che appare. Abbiamo anche un logo, che da anni portiamo avanti con Zermatt, che è quello del Cervino Ski Paradise. A livello personale non sono assolutamente preoccupato, anche perché un evento con quei nomi non è mai uscito”.
5 risposte
Questa descritta è la tempesta perfetta: un po’ di ideologia (il nome “Cervinia” sarebbe nato in epoca Ventennio!), un po’ di ignoranza (investimenti pubblicitari decennali non considerati), un po’ di spreco di soldi pubblici ( cambio di cartelli e di documenti, ecc.), per poi tornare indietro sulla propria decisione con la coda tra le gambe e per di più con una causa in corso con i due cittadini di la Thuile. Complimenti Valtournenche! Montanari cervello fino!
Grande Mauro hai una marcia in più
Quando si verifica nei fatti che singoli cittadini sono più intelligenti di un’Amministrazione pubblica….
Grande Mauro!
Grande frae sei un mito