E’ atteso a breve l’avviso pubblico da parte di Pila Spa per individuare la società che si occuperà di aggiornare lo studio sul collegamento funiviario fra Pila e Cogne. A spiegarlo in Consiglio regionale è stato l’Assessore regionale ai trasporti Luigi Bertschy, rispondendo a due iniziative di Pcp e della Lega Vda.
Il primo studio, commissionato da Pila Spa, datato maggio 2016, prendeva in considerazione una serie di ipotesi di collegamento dalla Platta de Grevon. La lunghezza ipotizzata era tra i cinque e sei chilometri e il costo, tra i 40 e 50 milioni. Nel 2018 un gruppo di amministratori e operatori di Aosta, Cogne e Gressan aveva diffuso una relazione dettagliata sull’opera e un video che simulava “il viaggio emozionale”.
“Erano state formulate alcune osservazioni dalle strutture che chiedevano un approfondimento geotecnico” ricorda l’Assessore, spiegando come sui costi quell’indicazione “andrebbe rivalutata, perché sappiamo quanto sono nel tempo cambiate le cose”.
L’aggiornamento di quello studio è inserito nel progetto strategico della società e nel Defr 2024 2026.
“Sono state avviate da parte di Pila le attività per la predisposizione del documento di fattibilità delle alternative progettuali. Non si tratterà, quindi, di uno studio, ma di una parte di un iter tecnico amministrativo che sarà utile per dare continuità alla fase di progettazione e di investimento in futuro per la realizzazione dell’opera” ha proseguito Bertschy. “Credo che già nel corso dell’autunno avremo delle informazioni a riguardo e faremo in modo di chiedere alla società di relazionare alla competete commissione”.
Il collegamento funiviario non si pone come un’alternativa alla viabilità “ma se l’avessimo avuto in questo momento la comunità di Cogne si sarebbe sentita meno isolata rispetto alla possibilità di esser raggiunta dai servizi”.
Nella replica la consigliera di Pcp Erika Guichardaz ribadisce come “da tempo esiste un’alternativa per evitare l’isolamento e continuiamo a credere che quella sia l’unica alternativa attualmente perseguibile”.
Ricorda invece i problemi che lo studio dovrà affrontare il consigliere della Lega Vda Erik Lavy: “dalla stazione di arrivo, se Cogne o Epinel, all’aggiramento del Super Phoenix. L’opera deve esser valutata molto bene.”