Nuovo passo avanti per la funivia tra Cogne e Pila

Pubblicata la gara per la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali. Il costo stimato dell'opera ipotizzato è di 100 milioni di euro.
Rendering della stazione di arrivo di Green Way
Turismo

Annunciata durante l’ultima seduta del Consiglio regionale, prima della pausa estiva, è stata avviata nei giorni scorsi la gara per la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali relativo al collegamento funiviario tra Cogne e il comprensorio di Pila.

Il primo studio, commissionato da Finaosta nel 2012, all’indomani della decisione di abbandonare la realizzazione del trenino di Cogne, aveva individuato due principali alternative per la realizzazione dell’infrastruttura. La prima opzione prevedeva la partenza dalla frazione Épinel con un collegamento a due tronchi per raggiungere il Colle Tza-Sèche, includendo una stazione intermedia nella zona di Plan de Suche. La seconda alternativa proponeva invece la partenza direttamente dal capoluogo di Cogne, con un unico tronco che supererebbe il colle fino a Pila.

Nel maggio 2016 un nuovo studio fu affidato da Pila Spa. Il team di professionisti, lo stesso del precedente studio (Ceriani, Bor e Fiou) ha analizzato due possibili soluzioni alternative al percorso dal colle Tza-Sèche, prevedendo come zona di arrivo dell’impianto la Platta de Grevon e zona di partenza il capoluogo di Cogne. Per superare il vincolo dell’attraversamento dell’elettrodotto “Superphènix” sono state ipotizzate due possibilità: realizzare una linea diversa, con inserimento di una o più deviazioni angolari della stessa o realizzare il passaggio sotto all’elettrodotto inserendo un sostegno di “ritenuta” delle funi.  In entrambi i casi la lunghezza stimata del collegamento era fra i 5 e i 6 km, per un costo fra i 40 e i 50 milioni di euro. 

A quasi dieci anni da quest’ultimo studio, la Giunta regionale ha inserito il suo aggiornamento nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2024-2026. I costi nel frattempo sembrano raddoppiati, come si legge anche nel disciplinare di gara.

“Il costo stimato dell’opera, in questa fase preliminare, è compreso tra i 50 e i 150 milioni di euro, con una media indicativa di 100 milioni di euro, in base alle diverse soluzioni progettuali e agli investimenti ipotizzati”.

Nel luglio scorso l’Assessore regionale agli impianti a fune Luigi Bertschy, parlando della gara che da li a poco Pila Spa sarebbe andata a indire, evidenziava come ” Non si tratta di uno studio generico, ma di una parte integrante dell’iter tecnico-amministrativo che sarà fondamentale per dare continuità alla fase di progettazione e, in futuro, all’investimento per la realizzazione dell’opera”, ha dichiarato l’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy.

4 risposte

  1. Dopo la recente alluvione a Cogne si è parlato di dover trovare una soluzione per realizzare un collegamento alternativo da Cogne in caso di futuri analoghi avvenimenti. L’immaginate un collegamento di emergenza per portare persone, materiale etc, salendo in funivia fino alla Platta di Grevon? A parte tutte le ragionevolissime e più che fondate obiezioni dei precedenti interventi. Temo che la Valle sia spesso cieca ed arretrata, e che prevalgano miopi interessi di pochi, legati a vecchi schemi di sviluppo. Mi stupisce: pochi giorni fa un lunghissimo articolo che riporta un intervento in sede politica di Valle per “dimostrare” che recuperare il collegamento della galleria del Drinc è impossibile; ora il rilancio della funivia. A pensar male si fa peccato, ma….

  2. È un insulto ai messaggi che da anni i documentari cercano di trasmettere rispetto al consumo del territorio, una vergogna solo pensare a un progetto del genere, l alluvione di questa estate non ha insegnato nulla ?

  3. Da sempre vado in Valle d’Aosta in vacanza, da 46 a Cogne (ero lì il giorno il 30 giugno con l’alluvione). Non sono un “ambientalista da salotto” che dice di no “a prescindere” ma immaginare lo scempio di una funivia in Val di Cogne mi fa dire ancora una volta che si propone spesso senza pensare. Chi fa sci da discesa d’inverno a Pila non va certo a Cogne di sera al ristorante (ops, la funivia è chiusa di notte ..). Chi fa sci di fondo a Cogne non credo che … ami troppo la confusione delle piste e delle file agli impianti di risalita e agli skypass. Chi d’estate va a Cogne secondo voi poi prende la funivia per andare al Colle Tza-Sèche a vedere il panorama?!? (il 22 luglio da Pila l’ho fatto a piedi per andare a Lillaz …). Quante centinaia di … migliaia (sic) di persone useranno la funivia?!? Non è la Skyway del Monte Bianco!! La Valle d’Aosta che amo, pensi invece ad aggiornare le iniziative turistiche come invece da decenni fanno in Trentino e Alto Adige. E mi dispiace dirlo dato che ho un pezzo di cuore e di vita proprio in Valle d’Aosta ….

  4. Ma si, continuiamo a sprecare soldi pubblici per accontentare con nuovi giochini i nostri politicanti. Farà la fine del trenino?

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