Ipotesi bypass in alcune zone per riaprire la pista ciclabile, danneggiata dall’alluvione

Danni a Saint-Marcel in corrispondenza della zona umida, con notevoli accumuli di materiale proveniente dalla Dora Baltea e dal torrente Saint-Marcel, e nel comune di Chambave dove l’esondazione della Dora ha divelto alcuni tratti di asfalto.
Fénis e Saint-Marcel il tratto di pista ciclabile  lungo la Dora Baltea
Turismo

Quando riaprirà la ciclabile della media Valle danneggiata dall’alluvione del 29 giugno scorso? La domanda arriva in Consiglio regionale da Claudio Restano.

“Il percorso ciclabile ha subìto una serie di danni non trascurabili: le problematiche principali riguardano il comune di Saint-Marcel in corrispondenza della zona umida, con notevoli accumuli di materiale proveniente dalla Dora Baltea e dal torrente Saint-Marcel, e il comune di Chambave dove l’esondazione della Dora ha divelto alcuni tratti di asfalto. Le Amministrazioni comunali hanno ora demandato alle Unités Mont Emilius e Mont Cervin gli interventi di ripristino della pista per arrivare il prima possibile al suo corretto ripristino anche mediante la realizzazione di eventuali by-pass per le zone più critiche in cui saranno necessari interventi più consistenti.”

Dopo un sopralluogo effettuato con dei tecnici, il consigliere Restano dice: “A Saint-Marcel con una la semplice paletta si può fare pulizia, sarebbe già un grande passo avanti. Con l’intervento della Regione, la situazione può essere risolta in tempi brevi, restituendo alla comunità e ai turisti un importante servizio.”

3 risposte

  1. Signor Marco.. a parte che ognuno come lei può scrivere il proprio pensiero.. lei non si deve permettere di dire altri di tacere.. cerchi di rispettare il pensiero degli altri perché lei in questo caso dimostra poca intelligenza con il suo commento..
    Se la tenga la sua ciclabile tanto ormai c’è, anzi ci vada a correre subito visto che le piace tanto.. visto che è DESERTA…e se deve scrivere lo faccia con rispetto..

  2. Visto che le piste ciclabili sono vuote, quei soldi investiteli per riparare i danni e x cose necessarie…

    1. Alle volte se non si sa sarebbe meglio tacere e non continuare a parlare male delle ciclabili, visto anche che l’articolo parla della ciclabile che costeggia la Dora che guarda caso è frequentatissima sia da valdostani che da turisti e in questo momento per lunghi tratti non è più percorribile.
      A mio avviso tutte queste critiche alle ciclabili sono veramente assurde, in Francia hanno ciclabili ovunque, in Liguria ne hanno una che ti porta oltre Sanremo…..non è forse anche vero che il turismo con le biciclette è in continua espansione? Per cui VIVA le ciclabili e le biciclette.

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