Quelle oramai alle porte si pronosticano festività molto soddisfacenti per gli albergatori delle principali località turistiche della Valle d’Aosta, molte delle quali vicine al pienone. Tracciato un primo bilancio delle prenotazioni sinora registrate, il boom di presenze è ovviamente stimato tra Natale e Capodanno.
Natale degli italiani, a gennaio l’arrivo degli stranieri
“Le prenotazioni stanno andando davvero bene, con una prevalenza di italiani sino all’Epifania – commenta il presidente degli albergatori Adava, Luigi Fosson -. Abbiamo notato, come d’altra parte già l’anno scorso, un pieno ritorno degli stranieri, che prediligono le settimane successive al 6 di gennaio”.
Dopo una partenza resa ottima dalle condizioni dei comprensori e dai mercatini del centro di Aosta durante il ponte lungo dell’Immacolata, l’auspicio dei professionisti del settore è come sempre quello di raggiungere un buon traguardo di pernottamenti lungo tutta la stagione.
“A sensazione, tra i turisti esteri sembrano aumentare per questo inverno in particolare gli svizzeri – constata ancora Fosson -. La novità di quest’anno è che il tutto esaurito è stato riscontrato già prima di Natale, grazie a giorni di ferie lavorative e vacanze scolastiche che combaciano”.
Aosta e Cogne
Ad Aosta il periodo a ridosso del Capodanno è già sold out, con richieste che si estendono dal 22 di dicembre e sino al 7 di gennaio, a confermare la tendenza sorta nel periodo post Covid-19 a trascorrere fuori casa le proprie vacanze. Le speranze in termini di presenze sono buone, soprattutto grazie alla riapertura del Traforo del Monte Bianco che agevolerà gli spostamenti della componente straniera, in particolare francese e svizzera.
È attesa invece a Cogne una controparte italiana formata prettamente da famiglie con bambini che possiedono una seconda casa in paese. La vocazione turistica prettamente estiva del comune, che in inverno spinge circa un terzo delle strutture e aziende locali a restare chiuse, non impedisce ai visitatori di beneficiare di un’offerta che spazia dallo sport alle passeggiate nella natura.
Gressoney-Saint-Jean e La Thuile
Arriveranno invece dal Nord Europa i clienti di Gressoney-Saint-Jean, attirati in loco dalla possibilità di fruire totalmente sci ai piedi dell’intero comprensorio della Monterosa Ski. Qui le prenotazioni, vicine al pienone tra Natale e Capodanno, riguardano i connazionali sino al termine delle festività ma si estendono sino alla metà di marzo per ciò che concerne le provenienze dall’estero.
Non sono più molti i visitatori della Valle d’Aosta che riservano il proprio posto last minute o sotto data, come confermato a La Thuile, dove in molti hanno prenotato con largo anticipo sin dal mese di novembre per il timore del sold out. Le presenze, in linea con l’anno passato, denotano però un incremento dei cittadini nord europei che scelgono di muoversi in autonomia e senza il tramite di agenzie, che riguarda sia il mese di gennaio sia i successivi mesi di febbraio e marzo.
Courmayeur e Cervinia
A Courmayeur la voglia di sciare ha saputo vincere anche i rincari che hanno caratterizzato le tariffe degli alberghi, dovuti sia all’inflazione sia agli investimenti migliorativi fatti dai proprietari, dei ristoranti e degli skipass. Oltre alle vacanze italiane, perlopiù spalmate sulle settimane bianche di qui all’Epifania, la Pasqua bassa agevola gli spostamenti di inglesi e scandinavi, presenti quasi esclusivamente dalla metà di gennaio; differente invece il discorso per i connazionali di prossimità, che tendono a riservare i posti rimasti disponibili soltanto sui fine settimana e sulla base delle previsioni meteo.
Sono già piene da quale weekend anche le seconde case di Cervinia, meta ideale di tutte quelle famiglie che possono beneficiare delle lunghe vacanze dei propri figli per trascorrere qualche giorno fuori regione. Pure gli stranieri, prevalentemente provenienti da Regno Unito e Nord Europa, sono molti lungo tutte le festività e oltre, complice anche l’interesse per la Coppa del mondo di snowboard cross appena conclusasi.
2 risposte
Ad Aosta ormai il comune fa da segreteria a Confcommercio che decide il bello e il brutto e il comune esegue
Pensate a rimettere la tassa sui dehors che da anni ormai non la pagano e si allargano come credono!!!