Con la neve a ricoprire di magia invernale le più gettonate località turistiche della Valle d’Aosta, gli albergatori locali si apprestano ad accogliere un flusso di prenotazioni discretamente alto in occasione dell’imminente Ponte dell’Immacolata. All’interno del comparto si respira una crescente fiducia per la stagione invernale sia nelle grandi stazioni che nei piccoli comprensori, ma permane l’ombra dei rincari energetici e delle ripercussioni sugli introiti delle singole strutture.
Prenotazioni e previsioni
Come già gli anni passati, la presente situazione turistica per l’inverno vede i paesi maggiormente conosciuti a livello italiano e straniero garantire una quantità maggiore di soggiorni rispetto ai concorrenti più piccoli.
“A oggi l’occupazione per il ponte di Sant’Ambrogio oscilla attorno all’80%, ciò che non può che renderci ottimisti anche per il successivo ma vicino Natale – commenta Luigi Fosson, presidente dell’Associazione degli albergatori della Valle d’Aosta -. Se nei restanti e meno frequentati periodi le stazioni che si appoggiano a specifici tour operator ottengono indubbiamente risultati migliori in termini di presenze, quelle che sono invece prive di tale supporto non possono che diventare seconde scelte quando le prime risultano sold out”.
Il timore dei rincari
Nonostante bollette sempre più care e sconforto sempre maggiore, larga parte degli albergatori della regione è di fatto impossibilitata ad aumentare il costo di soggiorni e prestazioni a causa delle quote fisse già antecedentemente stabilite dai tour operator e pertanto non suscettibili di ritocchi in corsa.
“La situazione risulta fortunatamente meno impattante per coloro che possedevano un apposito contratto con prezzo bloccato sino alla fine dell’anno, ma è innegabile che aumenti compresi tra il 260% e il 320% cancellino una grossa fetta di utile derivante dalla gestione precludendo anche qualsiasi forma di investimento futuro – prosegue Fosson -. È dunque quantomai urgente e fondamentale trovare un sistema per sganciare le spese dell’energia prettamente idroelettrica valdostana da quelle invece del gas, quest’ultimo causa di influenza del prezzo unico nazionale”.
Personale e apprendistato
Grazie alla migrazione in quota dei lavoratori in estate impiegati tra mare e lago, durante la stagione invernale il reperimento del personale risulta maggiormente agevole e promettente.
“Ciò non toglie, tuttavia, che al fine di contrastare quel crescente spopolamento della montagna cui stiamo nostro malgrado assistendo sia necessario conquistare gli addetti stagionali con forme di edilizia convenzionata a prezzo agevolato – continua Fosson -. Questo permetterebbe di donare loro, oltre a una soddisfacente vita sociale e personale in loco, la possibilità di stabilirsi definitivamente in paese con la propria famiglia in appartamenti dal costo se vogliamo opportunamente calmierato”.
Una delle ulteriori strategie proposte da Adava al fine di sanare la futura e probabile nuova carenza estiva di impiegati, è l’adeguamento delle forme di apprendistato, attualmente riservato soltanto ai maggiorenni, anche ai minorenni tra i 16 anni e i 17 anni.
“In alcune località del Sud Tirolo ragazzi provenienti da scuole non facenti capo al settore alberghiero possono essere assunti e avvicinati al mondo del lavoro per sperimentare e arrivare a scoprire il piacere di un mestiere che permette loro di restare a contatto con persone, culture e lingue diverse – conclude Fosson -. Ancorché stage formativi privi di remunerazione o rapporti proficui con il proprio datore, sarebbe auspicabile proporre autentici contratti che, pur prevedendo adeguati stipendi, riescano ad abbattere i costi dei contributi come di fatto accade con gli apprendistati”.
Una risposta
Brava! E grazie