Sempre presente, con discrezione. Silenzioso, mentre attorno a sé generazioni di valdostane e valdostani – ma non solo – ballavano e suonavano fino alle ore beate.
È morto nella notte di oggi, a 73 anni, Dario Cardellina, storico proprietario – assieme alla moglie Donatella – di alcuni tra i locali notturni più amati della Valle. A partire dal Boomerang di Charvensod, aperto nel 1984 e spostatosi poi in via Chambéry, ad Aosta. Prima con il nome di Liberatutti – e l’iconico murale in stile Keith Haring che campeggiava sul palazzo, ma soprattutto con le serate live tra Scisma, Prozac+, Fratelli di Soledad, Africa Unite e molti altri –, divenuto poi Pigalle.
“È stato un perno importantissimo per i ragazzi e per i giovani – racconta Gigi Russo che nel lontano 2000 ha cominciato a collaborare con il Pigalle –. Pensare che prima del 2000 Dario non mi faceva entrare in discoteca perché facevo parte di una compagnia ‘turbolenta’. Poi sappiamo com’è andata”, racconta con un sorriso.

Sì, perché dopo tutto è cambiato: “Poi è stato quasi un padre per me”, racconta ancora Russo che da tempo, ormai, co-organizza il Boomerang Party, nato proprio per celebrare i fasti dello storico locale di Plan Félinaz: “Sono tredici anni che lo organizziamo, con gente che arriva una volta l’anno. C’è un gruppo di amici che viene dal Canada e da Manchester e si danno appuntamento qui per la festa Boomerang. Aspettano proprio quell’appuntamento per ritrovarsi. Questo spiega la forza: far ritrovare gente che non andava più a ballare magari da vent’anni. Questi sono stati Dario e Donatella”.
Ad organizzare la festa del Boomerang è anche Andrey Spinella, che nel mitico locale di Charvensod ha messo dischi – e fatto ballare – per anni. Ma non solo: “Sono molto dispiaciuto per la notizia – spiega al telefono – e mando subito un grande abbraccio a Donatella. Con lei, Dario formava una coppia molto legata da tantissimi anni. Il primo pensiero è andato a lei e, ovviamente, il mio ricordo di Dario è fortemente legato all’esperienza che abbiamo vissuto insieme ai tempi del Boomerang e del Liberatutti, quindi nel pieno degli anni ’90“.
“Sono stati anni molto, molto intensi: ci siamo incontrati, abbiamo condiviso qualcosa di davvero grande e, ovviamente, quando si sta insieme per così tanti anni sul lavoro, e si ha anche una risposta molto importante da parte del pubblico come è stato per il Liberatutti con i concerti live ci sono stati anche tanti scontri – ricorda ancora il dj -. Però, alla fine, ci siamo sempre ritrovati. Poi, quando abbiamo iniziato a organizzare le feste Boomerang Reload, ogni anno, ormai da più di dieci anni, ci si incontrava e sembrava di tornare, per una sera, in quegli anni. Insomma, sono anche un po’ emozionato, perché mi dispiace molto: è stata una parte molto importante della mia vita”.
2 risposte
Grande Dario
…quanti ricordi…