L’aria del mattino, con l’inverno alle porte, in questo strano e mite novembre, pizzica. Una temperatura acuta che si attenua già nell’“abbraccio” architettonico della piazzetta di Sant’Orso, ad Aosta, stretta tra il sagrato della chiesa, le mura del campanile, la concavità della facciata rinascimentale del Priorato.
Un abbraccio, però, soprattutto delle persone – di Aosta e non solo – arrivate numerosissime per portare l’ultimo saluto a Massimo Lévêque. L’economista, l’ex assessore, il docente universitario, il saggista. Ma, soprattutto, l’uomo.
La fila è lunga, silenziosa. Saluta e porta il proprio cordoglio alla mamma Laura – seduta su una sedia a pochi metri dal feretro –, e alla famiglia che la circonda, custodendosi a vicenda.
All’interno della chiesa, gremita, don Aldo Armellin, che concelebra con don Ivano Reboulaz, sceglie con cura le parole: “La morte ci coglie dove siamo, cammina con noi da quando nasciamo e arriva sempre inaspettata per tutti – dice –. Nostro fratello Massimo è giunto così nella Casa del Signore, in maniera inaspettata. E si rimane sgomenti, perché si sarebbe voluto dare un saluto diverso. Ma non siamo soli, non è un cammino di assenza”.
“Passare in questo mondo facendo del bene, usando i doni che il Signore ci ha dato, è la nostra vocazione e ogni giorno possiamo dare il meglio di noi stessi donando le nostre qualità – spiega ancora il sacerdote –. E nostro fratello Massimo li ha espressi, ha espresso al meglio proprio le qualità che Dio gli ha donato. Lo salutiamo così, pensando all’arco di una vita che noi diciamo essere stata breve, ma nella quale è riuscito ad esprimere molto. Affidiamo al Signore nostro fratello Massimo affinché realizzi quanto ancora non ha fatto in vita, visto che la morte l’ha colto prima”.
Su invito della famiglia, è Dino Viérin a prendere la parola. Il suo saluto a Lévêque si sposta su tre piani, distinti ma profondamente legati: l’economista, l’uomo delle istituzioni – Assessore tecnico al Bilancio nella sua Giunta, dal ’93 al ‘97 – e l’amico.
“È con sconforto e profonda tristezza che condivido un ricordo di Massimo, che nella sua attività di ricerca e studio ha sempre avuto una visione prospettica, con un metodo basato sulla rigorosa analisi dei dati economici e la profonda conoscenza della realtà sociale e del territorio della Valle d’Aosta. Indicando sempre prospettive future, trovando soluzioni, attento ai cambiamenti della società”, ha detto.
Poi, l’uomo delle istituzioni “nel senso più ampio – prosegue Viérin nel suo racconto –, un uomo che ha messo le sue capacità a servizio di tutti con serietà, rigore e competenza e che ha cercato di risolvere annose questioni aperte per la Valle d’Aosta e molte riforme. Un amante degli sport invernali, in particolare dello sci, che ha svolto un ruolo fondamentale per il suo sviluppo da presidente e amministratore delegato della Siski”.
Infine, il ricordo più personale, quello “di un’amicizia nata sui banchi del Consiglio regionale e sviluppatasi nel tempo – ricorda ancora l’ex Presidente della Giunta –. Ricordo ancora le serate dopo i Consigli e le riunioni, dove dava prova anche delle sue capacità di musicista. La sua scomparsa ci lascia tutti attoniti e lascia un vuoto, un vuoto anche per l’intera Valle d’Aosta. Ci mancherà, a tutti noi. Ciao Massimo, rimarrai sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori”.
È morto l’economista Massimo Lévêque, già assessore al Bilancio e presidente di Finaosta
4 novembre 2024
Si terranno alle 10.30 di dopodomani, mercoledì 6 novembre, nella chiesa di Sant’Orso ad Aosta, i funerali di Massimo Lévêque, morto oggi a 65 anni. Il rosario verrà recitato domani, martedì 5, nella stessa chiesa, alle 20.30. Economista, Lévêque è stato Assessore tecnico al Bilancio e alle Finanze dal 30 giugno 1993 al 30 luglio 1997, nella Giunta regionale guidata da Dino Viérin, durante la decima Legislatura.
All’origine del decesso, questa mattina ad Aosta, un malore. Lévêque è stato anche presidente di Finaosta dal 2015 al 2018 e docente incaricato di Scienze delle Finanze alla Facoltà di Scienze dell’Economia e Gestione aziendale all’Università della Valle d’Aosta.
Autore di numerosi saggi e monografie di economia regionale, nel 1993 ha ricevuto il Premio Saint-Vincent per l’economia grazie al volume, edito dalla Fondazione Olivetti, L’Autonomia al bivio. La Valle d’Aosta tra ricchezza finanziaria e fragilità economica.
Lévêque lascia la moglie Maria Cristina Ronc, il figlio Philippe, la mamma Laura e il fratello Alessandro.
Il cordoglio del Consiglio Valle
Il presidente Alberto Bertin, in una nota, esprime il cordoglio del Consiglio Valle per la scomparsa di Lévêque: “Attento studioso e analista delle dinamiche economiche della Valle d’Aosta, Massimo Lévêque ha messo la sua esperienza di economista e la sua visione al servizio della nostra comunità, sia in qualità di Assessore che nei diversi ruoli ricoperti durante la sua carriera professionale. L’Assemblea regionale si stringe intorno alla famiglia, alla quale esprime le più sentite condoglianze“.
L’Union Valdôtaine: “spirito critico dalle visioni originali”
L’Union Valdôtaine ricorda Lévêque come qualcuno che, nelle vesti di Assessore, Presidente di Finaosta e Docente unversitario, ha “sempre saputo mettere a frutto le sue grandi capacità, frutto dei suoi studi universitari in economia, delle sue esperienze manageriali, della sua esperienza nel mondo della ricerca e delle sue pubblicazioni”.
“Fortemente radicato nella realtà aostana e conoscendo profondamente la nostra Regione, – aggiunge il Mouvement – ha sempre partecipato con perspicacia alle iniziative politiche all’interno del mondo autonomista. Lo ha sempre fatto con spirito critico e una capacità di analisi propria, con visioni originali e ricercate, senza mai perdere l’approccio amichevole e gioviale che si può avere con gli amici”.
Finaosta e Aosta Factor: “Ha guidato il Gruppo con competenza e impegno”
“Finaosta e Aosta Factor – si legge in una nota – hanno appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Massimo Lévêque, stimato ex presidente della Finanziaria Regionale. Durante il suo incarico, il dottor Lévêque ha guidato il Gruppo Finanziario con competenza e impegno, contribuendo con la sua visione professionale allo sviluppo economico e sociale della nostra Regione”.
“In questo momento di dolore – spiega ancora la Finanziaria regionale -, il Consiglio di amministrazione, il Collegio sindacale, i Direttori generali e i dipendenti tutti di Finaosta e Aosta Factor esprimono alla famiglia le più sentite condoglianze“.